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10 Novembre 2017 - 10:07
Alla fine, e come preannunciato, venerdì scorso c’è stato il tanto atteso incontro dal Prefetto di Torino. Seduti intorno al tavolo, il questore, il sindaco Carlo Della Pepa, il presidente della Fondazione per lo storico Carnevale Alberto Alma e i carabinieri. Mancavano giusto i vigili del fuoco, ma solo perchè impegnati a spegnere gli incendi che per giorni hanno messo in ginocchio intere vallate, anche qui vicino a Ivrea.
Tutti lì per discutere cosa fare e quali misure di sicurezza adottare e mettere in pista durante i festeggiamente carnascialeschi, ormai quasi alle porte.
Da un lato l’esigenza di non snaturare una festa che è quel che è solo perchè è fatta così, con la gente che si ammassa intorno al cocchio della Mugnaia e sta quasi una sull’altra durante la battaglia... Dall’altra la circolare Gabrielli attraverso cui il Governo, dopo i noti fatti di Torino, con un morto e centinaia di feriti, ha alzato i livelli di sicurezza all’ennesima potenza.
Diciamo che l’incontro a Torino, lungi dal voler essere l’ultimo è da considerare propedeutico ad un esame del “progetto” affidato ad un professionista.
“Lo presenteremo intorno alla metà di novembre e la Prefettura si è impegnata ad esaminarlo nel più breve tempo possibile - conferma il presidente della Fondazione del Carnevale Alberto Alma - Il Questore ed il Prefetto conoscono perfettamente la nostra festa e c’è da parte di tutti la consapevolezza che non può essere snaturata. Credo che prevarrà la ragione e tolto qualche piccolo accorgimento in più, tutto rimarrà così com’è... Anche perchè (ed è bene sottolinearlo) il Carnevale di Ivrea è già dotato di un piano sanitario molto avanzato che ci costa intorno ai 30/35 mila euro. E’ chiaro che se adesso ci chiedessero degli interventi aggiuntivi la spesa potrebbe solo aumentare e non diminuire... Ne siamo tutti consapevoli ma non chiedetemi di quanto, non lo saprei dire”
Ed è però sicuro che ci saranno più steward, più aree transennate, più barriere e dissuasori antiterrorismo. S’aggiungeranno dei limiti al numero di persone che potranno accedere in determinate aree della città ed in determinati momenti della manifestazione, anche considerando che ci sono state edizioni che hanno visto arrivare in città anche più di 50 mila persone in una settimana.
Tutto bene? Più o meno. Anche perchè la parte economica non è mai di secondaria importanza e tolta qualche piccola sponsorizzazione, la manifestazione, oltrechè su chi la fa, pesa molto sulle spalle del Comune
Diciamo che se il pacchetto sicurezza dovesse oscillare, così come in tanti hanno scritto, intorno ai 20-30 mila euro in più, potrebbe trasformarsi in un problema anche più grande?
Vero è che, bando ai musi lunghi, in città, al diavolo Gabrielli, si sta parlando davvero di tutt’altro e sta crescendo un po’ ovunque la curiosità sui protagonisti maschili della manifestazione la cui presentazione è in programma per giovedì, tra due giorni.
Il super favorito a vestire i panni del generale è, come preannunciato sulle colonne della Sentinella, Massimiliano Gamerro, 41 anni, imprenditore, responsabile commerciale della Progind di Azeglio, un passato tra gli aranceri degli Assi di Picche e marito di Barbara Gallo, già presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Canavese. Si è fatto però anche il nome di Mauro Pozzo, medico chirurgo a Biella, volto noto del carro de Gli imperatori, di Massimo Capadura, già responsabile organizzativo della Fondazione e di Alberto Alberton della Phoenix, ex consigliere del gruppo giovani imprenditori di Confindustria ex capocarro del tiro a quattro “I conti Casana”.
Dal Generale al Sostituto Gran Cancelliere, dopo i tre incredibili e indimenticabili anni di Marco Adriano, profondo conoscitore delle tradizioni del Carnevale, sarà la volta di Davide Diane, appartenenente ad una famiglia antichissima e radicatissima. Di contorno i nomi di Giancarlo Spagna e di Piero Bronzo.
Infine il Podestà. Chi prenderà il posto di Paolo Cafasso? Forse l’avvocato Giancarlo Bertone? Forse Michelangelo Colautti, già Aiutante di campo. No! Sarà (e anche questo è certo) Moreno Lacchio volto noto della fagiolata di San Lorenzo.
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