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17 Dicembre 2013 - 09:25
Il Comune di San Giusto passa a Tares. La maggioranza ha infatti bocciato la mozione presentata dalle minoranze "Pagina Nuova" e "Centrodestra per San Giusto" che chiedevano di restare a Tarsu alla luce dell'ennesimo cambio di rotta del Governo che fa, disfa e ridisfa. Le ultime modifiche apportate alla normativa in tema, entrate in vigore nel mese di ottobre hanno infatti concesso possibilità di restare alla vecchia tassa, concedendo una deroga all'incubo della Tares. Ma molti Comuni avevano ormai approvato il piano finanziario e tariffario ed integrato la voce a bilancio e non se la sentivano di attuare un cambio di rotta che avrebbe richiesto una mole di lavoro esorbitante per gli uffici da svolgere in poco tempo. Chi ci ha provato ha dovuto ricalcolare tutto o addirittura riapprovare il bilancio di previsione 2013. L'Amministrazione sangiustese è tra quelle che non se l'è sentita. "E' un momento di pazzia legislativa – ha motivato il Sindaco Giosi Boggio discussa durante il Consiglio Comunale dell'11 novembre, convocato in seduta straordinaria, per motivi d'urgenza, proprio per discutere della tassa sui rifiuti -.. Abbiamo fatto telefonate, rpovato a contattare altri Comuni ma ormai avevamo inviato i bollettini". Questione di pigrizia secondo la minoranza. "Si poteva fare – ha contestato Anna Parisch di Centrodestra per San Giusto -, potevamo evitare di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, lasciando loro soldi da destinare magari a cose più importanti in questo momento di crisi". Il Segretario Comunale Sergio Maggio garantisce tuttavia che la Tares avrà un impatto "morbido". "Senza seguire indicatori contorti per la categorie commerciali – ha evidenziato il Dirigente – abbiamo cercato un sistema che potesse calmierare in costi".
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