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06 Novembre 2017 - 08:48
Settimo ha un triste primato in materia di emergenza abitativa. E’ una delle città in Piemonte in cui la casa è un problema enorme per cinquanta famiglie. Proprio per questo motivo, la Regione Piemonte ha accelerato sull’emergenza casa, con un nuova legge illustrata in Commissione Urbanistica dall’assessore alle Politiche Sociali, Augusto Ferrari. L’obiettivo era quello di regolare l’assegnazione delle case popolari extra-bando, cioè in situazioni di particolare disagio.
“Il provvedimento - ha detto Ferrari - è particolarmente atteso dai Comuni della zona metropolitana intorno a Torino dove si registrano le situazioni più delicate a Settimo soprattutto con più di cinquanta casi, e anche a Nichelino e a Carmagnola”. “Si tratta - ha spiegato - di famiglie che hanno già in assegnazione provvisoria alloggi popolari, già prorogate nel 2015 per due anni, ma che alla scadenza della proroga non sono in grado di pagare il canone. Abbiamo cercato di trovare una soluzione definitiva: intendiamo modificare il regolamento con l’introduzione di questi casi tra quelli di emergenza abitativa, in modo da permettere assegnazioni definitive se il Comune accerta l’impossibilità di reperire sistemazioni diverse”. Vista la necessità di approvare in tempi brevi il provvedimento per sanare le situazioni degli occupanti senza titolo, la commissione ha concordato all’unanimità di svolgere le consultazioni online per dieci giorni e di chiedere alla conferenza dei capigruppo di poter votare il disegno di legge in sede legislativa entro metà novembre.
Per l’assessore alle politiche sociali di Settimo, Massimo Pace, sono parole che suonano come musica per le sue orecchie “Finalmente – dice Massimo Pace – E’ una questione che ho sollevato immediatamente dopo aver ricevuto la delega alla casa. E’ un risultato ottenuto grazie al lavoro svolto da noi e da altri comuni in modo congiunto, senza colori politici. Concretamente, si parla di contratti di affitto provvisori che la legge regionale permetteva sino al 2013 poi la nuova legge li ha cancellati come possibile soluzione”.
Quindi tante famiglie vivevano in una casa popolare con pieno diritto, ma non potevano stare in quell’alloggio perché la legge non prevedeva più l’assegnazione definitiva. “Anzi diventano occupanti abusivi – aggiunge l’assessore - . A luglio la giunta regionale ha approvato la norma che prevede la soluzione del problema, ora la commissione regionale in sede legislativa e all’unanimità ha avviato l’iter per approvare la norma”. Le cinquanta famiglie incrociano le dita e sperano.
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