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CANAVESE. Incendi e smog. Sospesi i “blocchi”

CANAVESE. Incendi e smog. Sospesi i “blocchi”

Incendi senza tregua in Piemonte. La giornata di venerdì scorso è stata forse la peggiore, con la Valle di Susa in piena emergenza, intere frazioni evacuate e un allarme, poi rientrato, per una squadra di Vigili del fuoco accerchiata dalle fiamme. I roghi restano estesi anche in altre vallate della provincia di Torino, in particolare nel Canavese, in Valchiusella, in Valle Orco e Soana e nel Cuneese.

Alimentati dal vento, che nei giorni scorsi ha soffiato fino a 137 km all’ora in alta quota, e favoriti dalla gravissima siccità, gli incendi hanno già distrutto oltre 2.000 ettari di pinete, boschi e pascoli.

Il fronte complessivo è esteso su 120 chilometri e la giunta regionale, presieduta da Sergio Chiamparino, ha formalizzato al governo la richiesta dello stato di emergenza.

“L’allerta resterà massima anche questa settimana”, ha spiegato Chiamparino, che chiede alle forze dell’ordine la massima vigilanza nell’opera di prevenzione per evitare che la mano dei piromani aggravi ancora di più una situazione già fortemente critica.

In Piemonte venerdì hanno operato oltre 2.000 volontari, carabinieri forestali e vigili del fuoco. In azione 5 Canadair dei Vigili del fuoco, un elicottero e 50 squadre a terra.

Oltre al fuoco, a spaventare è il denso fumo spinto dal vento a fondovalle: a Torino, dove l’aria è rimasta stagnante, la concentrazione di ‘poveri sottili’ ha sfiorato i 200 microgrammi al metro cubo, quattro volte oltre la soglia massima consentita.

La fuliggine si è depositata in quasi tutti i quartieri, molte persone hanno accusato bruciori agli occhi e alla gola.

“Ma al momento non ci sono rischi per la salute”, ha tranquillizzato l’assessore regionale alle sanità Antonio Saitta.

L’emergenza incendi ha convinto Regione, Città di Torino e Città Metropolitana a sospendere, fino a contrordine, l’applicazione delle misure antismog previste dal protocollo firmato dalle Regioni della Pianura Padana.

Una decisione presa, dopo il consulto con Asl e Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), “al fine di non  limitare la libertà di spostamento delle persone”.

A Torino resta in vigore, al momento, solo il blocco per le auto Euro 2 (e benzina-gpl-metano Euro 0).

La situazione è migliorata nel pinerolese, a dove il lavoro dei soccorritori è riuscito a salvare il rifugio Melano, lo chalet in legno ai piedi del Monte Freidour, che fu Casa Canada alle Olimpiadi Invernali del 2006. “Ma l’emergenza non è finita, i focolai restano una minaccia”, ricorda il Cai. I sindaci di Pinerolo, Cantalupa e Frossasco hanno firmato un’ordinanza che impone il divieto assoluto nelle aree boschive.

Nelle Valli di Susa e Sangone è stata sospesa la caccia. C’è chi accusa ritardi nei soccorsi: è il caso del sindaco di Sambuco, piccolo Comune della vaalle Stura, Giovanni Battista Fossati, che si è dimesso per protesta.

Non pioverà almeno per una settimana ancora e si profila un’altra emergenza, quella idrica: il presidente dell’autorità d’ambito ATo3, invita “a usare l’acqua con parsimonia, solo per gli usi essenziali” per scongiurare il rischio di trovarsi totalmente a secco tra qualche settimana.

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