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Polemica sul Piano Regolatore.. che non c'è ancora

Polemica sul Piano Regolatore.. che non c'è ancora

I consiglieri della minoranza "Per un Paese da Vivere" Andrea Peruzzi, Stefano De Bei e Andrea De Stalis. A destra Dario Formento dell'altro gruppo di minoranza

E' polemica sul piano Regolatore comunale. O meglio: sul piano Regolatore che non c'è ancora. Il consigliere di minoranza Andrea De Stalis, durante la seduta consiliare del 12 novembre, ha puntato il dito contro la "superificialità dell'amministrazione che non ha ancora permesso al Comune di esserne dotato". L'iter, infatti, si è allungato a dismisura tanto che all'ordine del giorno del Consiglio c'era addirittura un'integrazione alle controdeduzioni già adottate alle osservazioni della Regione Piemonte. De Stalis ha accusato inoltre carenze nella documentazione fornita al suo gruppo che, pertanto, si è astenuto. "Ci risulta difficile – ha sottolineato utilizzando il linguaggio tenico - sia capire il documento sottoposto all'ordine del giorno sia le motivazioni che hanno portato alla sua redazione in quanto non esiste, o non ci è stata consegnata, altra documentazione esplicativa. Solamente nella parte finale si intuisce che sia pervenuta in data 22 ottobre 2013 una nota da parte della Direzione programmazione strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia della Regione Piemonte. La relazione, a nostro avviso, se deve essere preliminare alla dichiarazione di sintesi della Vas (Valutazione Ambientale strategica), dovrebbe esplicitare come vi si è giutni, riportando anche le eventuali osservazioni da parte di Provincia, Regione ed Arpa. Ci sembra che il documento sia invece una speditiva e superficiale cronistoria dell'iter approvativo degli aspetti ambientali". De Stalis non ha lesinato una provocazione sul finale, a cui la maggioranza non ha tuttavia risposto. "Ci chiediamo – ha chiosato l'esponente dell'opposizione - inoltre se esiste un incarico specifico, perchè questo documento non era previsto inizialmente, o se ha generato un ulteriore costo o se sia stato, magari, scalato dal compenso pattuito per la redazione del Regolamento sulle antenne che, come ben sappiamo, è stata una mera copiatura di quello di Montanaro (e per il quale siamo ancora in attesa di risposta alla nostra interrogazione in merito alla liquidazione della prestazione)".

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