AGGIORNAMENTI
Cerca
25 Ottobre 2017 - 08:39
Fabrizio Puppo
Settimo Torinese, oltre 48 mila abitanti alle porte di Torino, si sfila dall’accordo di area metropolitana sullo stop alle auto. Una protesta contro il nuovo accordo siglato nei mesi scorsi dalle Regioni della Pianura Padana, che introduce nuovi limiti e procedure di blocco e che dovrebbe entrare in vigore a breve.
“Ancora una volta Settimo si ritrova alle prese con un accordo mai concertato che impone blocchi alla circolazione ma non prevede nessuna alternativa concreta per i propri cittadini”, commenta il sindaco Fabrizio Puppo, sostenendo che “Settimo è uno dei comuni che in questi anni ha più investito in iniziative di sostenibilità ambientale”.
“Settimo - aggiunge il primo cittadino - paga carenze importanti in merito ai trasporti: dall’essere in pratica uno dei pochi comuni a pagare la tangenziale ai ripetuti tagli dei trasporti pubblici su gomma e rotaia. Una condizione che rende di fatto impossibile aderire a blocchi del traffico così invasivi che finirebbero per penalizzare sempre e ancora di più i nostri cittadini”.
“Chiediamo - conclude - che Appendino su queste tematiche di area vasta non si limiti a prendere decisioni con il cappello da Sindaca di Torino ma indossi quello di Sindaca metropolitana”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.