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16 Ottobre 2017 - 09:03
Ha portato Anita, la figlia, a vedere Cars 3 e, su facebook, lo ha raccontato subito, con la fotta di un cinefilo.
“Credevo fosse un film per bambini - scriveva qualche settimana fa il vicesindaco Elena Piastra - ma mi è sembrato una metafora della politica locale...”.
E giù una lunga serie di “mi piace” con commento.
Volete la trama? Eccola
Colto alla sprovvista da una nuova generazione di bolidi da corsa, il leggendario Saetta McQueen è costretto a ritirarsi dallo sport che ama. Per tornare in pista avrà bisogno dell’aiuto di Cruz Ramirez, una giovane esperta di auto da corsa con tanta voglia di vincere. Saetta, comunque, dovrà riscoprire gli insegnamenti del suo compianto mentore Hudson Hornet e per dimostrare che il numero 95 possiede ancora la stoffa di un campione, gareggerà nella più grande corsa della Piston Cup. Finita qui? Certo che sì!
Ed è nebbia quanto prima. Ci dica almeno Elena Piastra, chi fa Saetta, premesso e non concesso che lei voglia interpretare il ruolo di Cruz Ramirez.
A scanso di equivoci, ve lo diciamo noi, prima che qualcuno si arrampichi in inutili teoremi. Il bello di “facebook”, non sono le risposte che si danno, funzionano di più i dubbi amletici buoni per cissare i tanti “Napalm 51” .
Due sabati fa, tanto per citarne una che con i social vive uno strano rapporto, l’ex assessore Caterina Greco, sul suo profilo, di post ne ha piazzati addirittura 30. Post di elogio a Renzi, contro i cinquestelle e per raccontare i fatti di Venaria.
Scorrendoli, uno ad uno, ad una che fa politica e che vuole continuare a farla, di domande ce ne vengono in mente a decine. Possibile che la Greco, di sabato, non abbia nulla ma proprio nient’altro da fare che stare lì con gli occhi appiccicati ad uno schermo? E’ così sicura che i suoi post generino consenso e non l’esatto contrario?
Di sicuro più interessante il gran lavoro del capogruppo Pd Daniele Volpatto. Furbescamente si occupa degli argomenti che vanno per la maggiore e nelle ultime settimane si è concentrato oltre che sulla Juve, pure sulla Simmenthal e sulla pubblicità del Buondì Motta, in versione piemontese, con i dinosauri che si chiedono chi sia il cretino che l’ha ordinato, con Matteo Salvini che non creda esista una merendina “invitante, leggere e gustosa” e, infine, con la bambina che la offre ad un esponente di Forza Nuova...
Tutti si occupano di tutto, morire se si riesce a trovare qualcuno che parla di Settimo Torinese. Anzi no. Uno c’è. E’ il consigliere comunale Felice Scavone. Al rientro delle vacanze, si è fermato davanti alla nuova piazza Donatori, griffata con le strisce blu, e l’ha fotografata.
“Qualcosa si muove - scrive - 3 macchine due con ticket è una con permesso di sosta, Sindaco fai una seria riflessione...”.
Ci aveva peraltro, inutilmente, già provato qualche giorno prima. “Che desolazione è vuoto (ora 15,35). Sig. sindaco ti prego riporta le strisce bianche, ti prometto di fare una raccolta fondi per l’acquisto della vernice. Grazie!”
Peraltro, Scavone, il rimbrotto al sindaco, glielo ha fatto anche in occasione dell’ultimo consiglio comunale. “Le tolga” gli ha detto. “Si faccia un esame di coscienza...” ha rinforzato il concetto.
E Puppo?
E’ stato l’unico argomento a cui il sindaco, incredibile ma vero, non ha dato una risposta e in verità, l’altra sera, non ne ha lasciata cadere una che sia una, dal ponte di Castiglione, ai bancomat, passando per l’incendio della palazzina Asm. Una risposta per tutto, o quasi. Un quasi tuttologo...
L.l.m.
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