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12 Ottobre 2017 - 09:38
Ad oggi, che il presidente Alberto Alma sappia, non esistono sul suo tavolo le dimissioni di Andrea Barrel dal consiglio di amministrazione della Fondazione dello storico carnevale. “Ero a conoscenza di alcuni suoi problemi, del tutto personali - mette le mani avanti - Se ci sono o ci saranno ne discuteremo alla prossima riunione...”.
Le dimissioni invece ci sono e risalgono al 26 settembre scorso. Diciamo che il sindaco Carlo Della Pepa, oltre che non dirlo ai consiglieri comunali, si è dimenticato pure di informare la Fondazione. Un peccato veniale? Vedremo!
Andrea Barrel, 49 anni, un lungo passato da arancere, per chi non se lo ricordasse più, era stato indicato dalle Opposizioni, più nello specifico da Francesco Comotto di Viviamo Ivrea, con il lasciapassare del centrodestra, non foss’altro che alle ultime amministrative si era candidato nelle file di “Coscienza civica eporediese”, in appoggio al candidato a sindaco Tommaso Gilardini.
Archiviato il caso? Si potrebbe proprio dire di sì. E infatti non è affatto questo il problema princpale da affrontare in vista della prossima edizione del Carnevale. Da settimane in città, si parla di altro. Al centro dei pensieri e degli incubi di chi senza il carnevale non saprebbe a cosa pensare, c’è Minniti e quel decreto “sulla sicurezza” che sta mandando in tilt più di un’amministrazione comunale. In buona sostanza un elenco delle cose da fare in occasione di feste, manifestazioni e incontri pubblici all’aperto per scongiurare che si ripetano non solo i fatti di Torino, ma più in generale gli attentati dell’Isis.
C’è già stato un tavolo di confronto molto preliminare con il vicequestore, il sindaco e i vigili urbani.
“Sì - conferma Alberto Alma - Stiamo lavorando al programma 2018 con la convinzione che la manifestazione non possa e non debba essere snaturata. Il carnevale di Ivrea deve continuare ad essere la festa che noi tutti conosciamo e cercheremo di mettere in atto tutte le misure necessarie.
E se è vero che ci sono dei vincoli maggiori, sul numero degli spettatori e sui controlli che si dovranno fare nei vari punti di accesso, Alma, allo stato attuale, non è ancora in grado di stabilire che cosa comporteranno nella pratica.
“Il tavolo - ci dice - è servito solo per prendere coscienza delle nuove regole. Ci ritroveremo nei prossimi giorni per approfondire, valutare tutti gli argomenti e delineare un quadro definitivo. Aldilà delle decisioni che si prenderanno, un aspetto importante sarà la puntuale e corretta informazione al pubblico delle misure da adottare. Il mio compito, per il momento, è di spiegare in maniera dettagliata il programma che andrà dal 6 gennaio al mercoledì delle ceneri. Dopodichè le Istituzioni, il Comune e soprattutto le forze dell’ordine e la Prefettura ci daranno indicazioni e eventuali restrizioni. Teniamo conto che il Carnevale di Ivrea, sul fronte della sicurezza e dell’assistenza sanitaria (penso ai campi della Croce Rossa e di altre associazioni) ha messo in piedi nel corso degli anni una struttura ben organizzata e ampiamente collaudata...”
Da un tavolo all’altro, nei prossimi giorni, dovrebbe riunirsi anche il cda della Fondazione composto, oltrechè da Alberto Alma e Andrea Barrel anche da Piero Gillardi (a suo tempo indicato dal Pd), l’ex mugnaia Elisa Gusta e Emilia Sabolo leader de i Croass del Borghet.
E che la macchina operativa stia già per riprendere il volo è chiaro anche dalla pubblicazione dei due bandi, per l’affidamento dei fuochi d’artificio (si terranno domenica 11 febbraio 2018) e dei servizi generali, ma anche con il nuovo regolamento relativo ai carri da getto ed alla documentazione da compilare per poter partecipare.
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