Cerca

TORRAZZA. Lotta ai tumori, parte lo studio epidemiologico

TORRAZZA. Lotta ai tumori, parte lo studio epidemiologico

Si preannuncia una svolta epocale. Che trascinerà dietro di sè i comuni di tutto il territorio.

Uno studio epidemiologico sulle cause di morte dei cittadini. Di quelli che mai erano stati fatti prima. Lo faranno le amministrazioni comunali di Torrazza, Rondissone e Verolengo.

Ancora una volta uniti per la tutela della salute e dell’ambiente dopo la lotta, e la vittoria, contro l’ampliamento della cella 9 della discarica, hanno iniziato le pratiche burocratiche per dar vita al progetto.

L’ufficialità è arrivata nella serata di giovedì scorso, dopo un incontro che i tre sindaci, Massimo Rozzino, Rosanna Giachello e Miriam De Ros hanno avuto con Christian Salerno, ricercatore dell’Università del Piemonte Orientale che si occuperà di raccogliere ed elaborare i dati. 

Per la cronaca, a Trino, in provincia di Vercelli, ne ha già condotto uno simile per il sindaco Alessandro Portinaro dando risultati sorprendenti.

Lo studio, a quanto fanno sapere gli amministratori, dovrebbe partire nel giro di un  mese, giusto il tempo di mettere a punto tutti gli aspetti burocratici.

La prima parte dei risultati sarà già disponibile all’inizio del 2018. Poi bisognerà valutare se andare avanti oppure no.

Ma in cosa consisterà lo studio?

Prenderà in considerazione il tasso delle morti dal 1980 al 2013 e le schede di malattia con le cause di morte di ogni persona residente a Torrazza, Rondissone e Verolengo.  Dati che verranno poi confrontati con quelli della Regione Piemonte.

Terremo conto sia delle morti per tumore che per altri tipi di malattia - comunica il ricercatore, Christian Salerno -. I numeri delle cause dei decessi che otterremo verranno paragonati ai dati regionali per vedere le differenze”.

Ma si potrà fare molto di più. Si potrà stabilire, per esempio, se fattori esterni come lo stile di vita o anni passati a lavorare in fabbrica o a contatto con materiali pericolosi posso no aver contribuito alla formazione della malattia.

Per far quello bisognerà aspettare la seconda fase dello studio, che si farà se i Comuni saranno d’accordo”.

In ogni caso, lo studio epidemiologico ha già causato le prime reazioni tra gli amministratori.

Primo fra tutti il sindaco di Torrazza, Massimo Rozzino, promore del progetto.

Si tratta di un progetto che avevo in mente già da un po’ - commenta -. Ma era necessario trovare dei comuni disponibili a farlo con me”. Poi ha trovato l’accordo con i vicini di casa Verolengo e Rondissone.

Sì è vero, l’anno scorso sono stati resi noti i numeri delle esenzioni ticket concesse per una serie di patologie, ma non era completo. Con lo studio epidemiologico ci renderemo davvero conto di cosa causa la morte dei cittadini”. E agire di conseguenza.

Ritengo che ogni amministrazione debba dotarsi di uno strumento del genere, sia per avere un quadro clinico della sua popolazione, sia per avere un deterrente contro possibili insediamenti sul nostro territorio”.

Accanto a lui, anche Rosanna Giachello.

Sono molto favorevole allo studio epidemiologico - commenta -. Ci permetterà di capire l’incidenza delle malattie sul nostro territorio e se le morti sono causate dalle fabbriche e dalle discariche che ci circondano o meno...”.

Lo stesso che era stato richiesto a gran voce un anno fa, quando il Movimento Cinque Stelle di Chivasso, attraverso una richiesta dell’attuale vice sindaco metropolitano della Città di Torino, Marco Marocco, aveva presentato alla direzione dell’Asl To 4 un’istanza di accesso agli atti per conoscere, in un periodo di tempo compreso tra il gennaio 2009 e il dicembre 2015, il numero di esenzioni ticket per una serie di patologie, suddivise per anno di rilascio e per Comune di residenza.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori