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13 Settembre 2017 - 06:24
Suona la campanella del primo giorno di scuola. Bambini alle prese con zaini da preparare e matite da temperare. Genitori felici di di riprendere il tran tran quotidiano che consiste nell’accompagnare i propri figli a scuola prima di andare a lavorare. Eppure non per tutti è così. Almeno non lo è per il settimese Alessandro Mosca, conosciuto anche in città per aver giocato nella squadra di calcio locale. Per lui, l’anno scolastico non è iniziato nel migliore dei modi. I suoi tre figli, di 8, 3 ed un anno, sono stati assegnati in tre scuole diverse. Questo, nonostante le richieste di mamma e papà di metterli nello stesso plesso per motivi di comodità.
“Mi tocca fare giri in tre scuole diverse - tuona Alessandro Mosca, all’altro capo del telefono -. Ogni mattina devo correre da una parte all’altra della città per far sì che i miei figli siano puntuali”. L’ingresso è per tutti alle 8.
“E’ da quest’estate che combatto con le istituzioni - inizia a raccontare la sua storia -. Mio figlio primogenito va alle elementari, mentre ho una figlia che va già all’asilo, all’Arcimboldo. L’altra lo comincerà in questi giorni. Al momento dell’iscrizione ho chiesto se poteva essere inserita nello stesso plesso, per motivi di praticità”. E invece…
“E invece è successo che me l’hanno messa alla scuola materna Salgari. Ho chiesto se era possibile fare uno spostamento, mi hanno detto che per farlo avrei dovuto firmare una rinuncia”. Questo per poter avere la possibilità di entrare nella graduatoria dell’asilo prescelto. “Ho firmato la rinuncia, ma dopo due mesi la scuola mi ha chiamato dicendomi che non era possibile. Che se mia figlia era stata accetta alla Salgari non potevo fare richieste di ammissione all’Arcimboldo. In segreteria ed anche i presidi delle due diverse scuole mi hanno suggerito di trovare qualche genitore disposto a fare uno scambio. Io l’ho trovato”.
Il problema è che anche questa sua richiesta è stata rifiutata dai piani alti. E per piani alti si intende il dirigente che si occupa della gestione di entrambe le scuole e del Comune. “L’assessore all’Istruzione mi ha detto che si tratta di un favore. E che se lo fanno fare a me puoi dovrebbero consentirlo anche ad altri genitori, che ci sono delle leggi e tutti devono rispettarle”. Così adesso Mosca si ritrova a dover essere in tre posti diversi nello stesso tempo. “Non ho il dono dell’ubiquità e sono il primo a voler rispettare le regole. Ma sono arrabbiato perché si tratta di una richiesta che avevo fatto sin da subito. E’ iniziata la scuola e davvero io non so come fare. A tanti sembrerà una banalità ma per me e la mia famiglia non lo è. Spero che qualcuno ai piani alti se ne renda conto…”.
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