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SETTIMO. Alpino precipita dal terzo piano

SETTIMO. Alpino precipita dal terzo piano

Lorenzo Rivella era un volto molto conosciuto a Settimo. Aveva 52 anni. Mercoledì 26 è stato ritrovato sull’asfalto verso le 8 di mattina dopo essere precipitato dal balcone di casa sua, un appartamento al terzo piano di una palazzina di via Vercelli al villaggio Fiat. E’ morto pochi minuti dopo il suo arrivo all’ospedale Giovanni Bosco di Torino.

A lanciare l’allarme è stato l’anziano padre, Rinaldo, che divide con lui l’alloggio. All’arrivo del 118 l’uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato al nosocomio torinese dove il suo cuore ha cessato di battere pochi istanti dopo. Ora sono in corso le indagini dei carabinieri della Compagnia di Chivasso per chiarire la dinamica. Potrebbe essere stato un incidente ma non si esclude l’ipotesi che possa aver deciso di togliersi la vita, anche se non sono stati trovati dei messaggi.

Lorenzo Rivella era molto impegnato con le associazioni di volontariato. Era un alpino  della Protezione Civile di Castiglione, un gruppo nato tra le penne nere di Settimo. Era disponibile anche a partire all’istante per andare a soccorrere le popolazioni colpite da calamità naturali: ha partecipato ai soccorsi dopo il terremoto in Abruzzo, al Monte Rosso nel 2009, e nelle alluvioni delle Cinque Terre, in Liguria, e in quelle più recenti in Piemonte. Ultimamente, aveva anche partecipato anche ai campi di formazione degli allievi delle scuole, a Vinovo, dando il proprio apporto anche al ripristino delle tende dopo un nubifragio maltempo. Era un sognatore, aveva un carattere chiuso probabilmente a causa della sua sensibilità, ma era altrettanto generoso. Oltre alla Protezione Civile, con cui collaborava anche per controllare gli accessi stradali durante le fiere della città, aveva fatto parte anche dei Gamberai. Non lavorava da qualche tempo, ma negli Alpini aveva trovato un ambiente buono e sincero in cui rigenerarsi. Dopo la scomparsa di sua mamma, i colleghi alpini l’avevano visto rabbuiarsi.

Aveva studiato enologia e ci teneva compagnia durante le trasferte spiegandoci con accuratezza le caratteristiche dei vini – commenta Daniele Revello, capogruppo degli Alpini di Settimo – era una brava persona, con noi si rendeva sempre disponibile”. Suo fratello Luigi, sottotenente in congedo degli Alpini, ha tenuto informati tutti gli amici di Lorenzo attraverso i social network. Ha pubblicato una decina di foto in cui Lorenzo era sereno, scrivendo: “Il Lurens che tutti abbiamo conosciuto ed avremmo voluto sempre così...”. Alle esequie, celebrate presso la parrocchia di San Giuseppe Artigiano di corso Agnelli, alle 10 di lunedì 28 agosto, gli alpini gli hanno tributato il picchetto d’onore. La salma di Lorenzo Rivella è stata tumulata nel cimitero di Torino Sassi.

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