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26 Luglio 2017 - 14:23
Sì alle elezioni per i Comitati di Quartiere ma con “riserva”. Si potrebbe riassumere così la riunione indetta da un gruppo di cittadini “schierati” - non di certo vicini al Movimento 5 Stelle - che nelle scorse settimane ha deciso di presentare la propria candidatura per le prossime votazioni rionali, in programma nel mese di ottobre.
Elezioni che arrivano con ritardo “perchè si sarebbero dovute tenere - attaccano Edoardo Baffigo e Antonio Nocerino - entro i primi sei mesi dall’insediamento della Giunta Falcone. E invece giungeranno a distanza di due anni e quattro mesi. E questo per aver voluto cambiare il regolamento”.
E il regolamento, ideato dall’ex assessore Paola Saja e dal sindaco Falcone, dovrebbe diventare “ufficiale” a partire dal prossimo consiglio comunale. Senza però alcun passaggio in commissione consiliare, visto che l’adunanza è andata deserta per mancanza del numero minimo di consiglieri appartenenti a gruppi consiliari differenti, ovvero tre: lunedì sera erano infatti presenti Marco Tabor (M5S) e Gigi Tinozzi (FI/Lega Nord).
E così, tutte i possibili emendamenti verranno portati dalla minoranza consiliare, da Salvino Ippolito (Articolo Uno), unico consigliere presente alla serata.
“Ci sono molti aspetti che non vanno. Ma ormai le elezioni sono state indette e dobbiamo ‘ballare’ - proseguono Nocerino e Baffigo - Esempi? Il nuovo metodo nel suo impianto è una buona base di partenza a livello di partecipazione. Ma non è possibile che sia stato protratto il bando di diverse settimane per assenza di candidature. Come ex Comitati abbiamo trovato 15 candidature al D’Acquisto, 11 nel Gallo Praile-Altessano-Rigola e 8 nel Centro Storico-Pre Parco. E dopo i termini, siamo ancora riusciti a trovare ancora una persona al D’Acquisto e 2 per il Centro Storico. Di fatto, ad oggi le elezioni sarebbero molto falsate, perché ad oggi c’è il serio rischio che tutti i candidati siano eletti d’ufficio e in qualche nuovo rione il consiglio possa essere composto da un numero inferiore di persone rispetto alle 11 che il nuovo regolamento fissava come quota minima”.
Critici anche sul fatto che l’amministrazione comunale voglia togliere il “sorteggio” di una parte dei candidati: “Era un aspetto molto democratico e non comprendiamo il perché di questa scelta. In alternativa, chiediamo che il Movimento 5 Stelle ed altri partiti indichino una serie di nomi per aumentare la partecipazione e avere una maggiore rappresentanza del territorio”.
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