Un atto vandalico è stato attuato contro un luogo simbolo della memoria resistenziale eporediese. Si tratta del palo sul lungo Dora e prossimo al ponte della ferrovia, quel ponte che fu fatto saltare in aria dai partigiani della brigata GL guidata da Alimiro, che nella notte del 23 dicembre 1944, insieme al compagno D'Artagnan, posizionò le cariche di esplosivo che fecero crollare il ponte, salvando la città dal bombardamento degli Alleati. Ebbene, su quel palo che riporta ancora i fori d'entrata e d'uscita d'una scheggia dell'esplosione, qualcuno è intervenuto tentando di cancellarne il ricordo, ponendo poi un cartello firmato “Decima Mas”, la stessa che in Città si macchiò di efferate uccisioni di partigiani, fra le quali - una per tutte, la tristemente nota vicenda di Ferruccio Nazionale al quale è intitolata piazza di città. Le immagini qui sopra sono eloquenti: le mani che mostrano la firma del vandalismo non sono le stesse che appesero sprezzantemente il cartello al collo di Ferruccio, ma le idee sì: nazionalismo, razzismo, militarismo; in altre parole fascismo e dittatura. Se oggi i loro eredi, dopo aver per anni negato la storia, osano vantarsene, noi non possiamo che condannare con sdegno le loro piccole e vigliacche imprese, e con esse ogni forma di fascismo, condannato dalla Storia, dalla Costituzione e dai Cittadini. Il fatto è stato comunque segnalato dall'Anpi di Ivrea e Basso Canavese alle Forze dell’Ordine, mentre il Comune ha già fatto sapere che provvederà in breve a ripristinare il simbolo. "Ci uniamo a quanti hanno già manifestato affetto e solidarietà ai Partigiani - sottolinea il presidente Anpi Mario Beiletti - e daremo risposte coi fatti al preoccupante risorgere del fascismo che riesce in qualche occasione ad ammantarsi persino di populismo, ed abbraccia per mero calcolo cause sociali. Noi saremo sempre presenti, con determinazione, nel trasmettere le testimonianze della Storia e l'impegno per la Costituzione, e per questo raccogliamo l’invito del Presidente Nazionale Anpi Carlo Smuraglia per istituzionalizzare una “Giornata antifascista”. «In questa Repubblica – ha affermato infatti Smuraglia, non deve esserci posto per rigurgiti e iniziative fasciste. Diciamolo alto e forte!»". Nella mattinata del 22 luglio l'Anpi è stata intanto ad Issime a ricordare i Caduti partigiani della “Battaglia del Lys”. Nel pomeriggio sul Lungo Dora di Ivrea per manifestare con tranquilla fermezza la condanna per l’attuale episodio. Ed il 25 sarà al cippo di Gino Pistoni a Tour d’Hereraz. Due occasioni per rinforzare i sentimenti antifascisti.
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