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19 Luglio 2017 - 15:12
Giuseppe Palena, pediatra
La scienza non è democratica e sono i numeri a spiegare l’efficacia dei vaccini. C’è una possibilità su un milione che un bambino possa contrarre la malattia per cui viene vaccinato, ma poi tutto si risolverebbe senza strascichi. E un dato deve far pensare, qualunque sia l’opinione sui vaccini: in Italia sono stati registrati 2500 casi di morbillo nel 2016, un numero ben superiore rispetto alla Germania. Siamo secondi soltanto alla Romania. Soltanto in Piemonte, nei primi quattro mesi del 2017, sono stati segnalati circa 500 casi. Sono numeri e non opinioni.
La legge, già in vigore come decreto, prevede dieci vaccini obbligatori e sanzioni per le famiglie che non rispetteranno le norme. Entro il 31 agosto, le famiglie non in regola con i vaccini obbligatori, saranno contattate dall’Asl TO4 per mettersi in regola. Sono circa 13mila individui, tra bambini e adolescenti. E’ una violazione della libertà? Potrebbe anche sembrare così. Ma il morbillo è una patologia delicata e anche in questo caso i dati non concedono repliche o attenuanti: il bambino che lo contrae rischia il ricovero in ospedale ed ha un’elevata probabilità di ammalarsi di broncopolmonite o di subire danni a livello encefalico.
Giuseppe Palena, pediatra molto conosciuto in città, ex assessore alla Sanità a Settimo e referente per la commissione vaccini dell’Asl TO4 non ha dubbi: “Ho lavorato per 17 anni nel reparto malattie infettive del Regina Margherita – dice il dottor Palena - . Ho visto personalmente le complicazioni derivate dal morbillo, è una malattia seria. Un bambino su mille muore. Purtroppo, c’è stato un calo significativo delle vaccinazioni, soprattutto per quelle contro morbillo e rosolia, e adesso stiamo vedendo i risultati”.
Quali sono i vaccini obbligatori e quali malattie prevengono?
Il vaccino esavalente viene somministrato entro i primi mesi di vita e difende da Difterite, Tetano, Pertosse, Epatite B, Poliomelite, Emofilus Influenza. Poi c’è una sola puntura per il tetravalente per proteggere da Morbillo, Rosolia, Parotite e Varicella. Infine ci sono quelli fortemente raccomandati, il Meningococco B e C, il Pneumococco e Rotavirus. I bambini nati nel 2017 possono essere vaccinati gratuitamente per la varicella. Per gli altri, c’è da pagare un ticket al prezzo di costo. Io consiglio la vaccinazione perché la varicella debilita il bambino e lo costringe a stare a casa da scuola per un mese. Ma serve anche agli adulti non immuni: per loro, la varicella è ancora più preoccupante. E poi c’è la vaccinazione contro il Papilloma Virus, che ad oggi è offerto gratuitamente alle ragazzine all’undicesimo anno di età e che dal 2018 verrà offerto gratuitamente anche ai maschi.
Ma son vere quelle notizie in cui l’autismo può essere provocato dai vaccini?
No. Ed è ufficiale. Lo scienziato inglese che ha messo in giro quei dati su Internet è stato radiato nel 2014 e sta avendo guai penali. I suoi dati non corrispondevano alla realtà, ma son serviti anni per capirlo. Lui aveva correlato la vaccinazione del 15° mese di vita all’autismo, ma l’autismo si palesa proprio a quell’età, con o senza vaccini. Di sicuro, invece, sappiamo che se raggiungiamo la copertura vaccinale del 95%, il restante 5% viene immunizzato da quello che si chiama “effetto gregge”. Cioè, se quel 5% non riesce a vaccinarsi per motivi di salute, è improbabile che possa contrarre la malattia proprio perché tutti gli altri sono vaccinati.
E le tossine di mercurio?
L’etilmercurio veniva utilizzato negli anni settanta come conservante nelle dosi multiple. Un tempo, da una boccettina si facevano dieci vaccini. Oggi sono tutte monodose e quel tipo di composto non si utilizza più.
E allora perché questa resistenza ai vaccini da parte di gruppi e associazioni?
Io sono un medico e ho studiato per guarire le persone. In tutti questi anni di attività, mi sono basato su evidenze scientifiche. I vaccini sono gli stessi virus resi inefficaci e, quindi, non sono in grado di innescare la malattia. L’organismo riconosce i virus e avvia la risposta immunitaria, memorizzandola. Quando verrà a contatto con il virus attivo, potrà riconoscerlo e debellarlo.
C’è la discussione sulle case farmaceutiche e sul loro modo di far profitto, ma gli organismi di controllo sul farmaco sono rigidissimi e indipendenti. Dobbiamo fidarci dei risultati che derivano sempre da dati oggettivi.
Quindi, il vaccino è più sicuro della malattia?
Sentite: ricordo un bambino settimese che è morto qualche anno fa per una panencefalite sclerosante subacuta dovuta proprio al morbillo. E’ una patologia che si manifesta a distanza di 7 o 8 anni dal morbillo stesso: in parole povere, ti mangia il cervello. E’ una malattia autoimmune, rara e terribile. Per quel bambino, era stato fatto di tutto. Avevamo telefonato in Giappone, poi era andato in Grecia con la sua famiglia per affrontare una terapia sperimentale. Era l’ultima speranza. Purtroppo non ce l’ha fatta.
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