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IVREA. Minacce al sindaco e ai consiglieri comunali...

IVREA. Minacce al sindaco e ai consiglieri comunali...

Minacce vere e circostanziate al sindaco, e ad alcuni consiglieri comunali. Sono arrivate via email, agli indirizzi di posta elettronica del Comune. E i nomi sono anche stati stampati, nero su bianco, su di un volantino diffuso a piene mani in alcuni quartieri della città.

Preso di mira il pentastellato  Pierre Blasotta, ma anche Diego Borla, Francesco Comotto il presidente Elisabetta Ballurio, l’assessore Enrico Capirone e Maurizio Perinetti. E poi Procura, giudici, Guardia di Finanza, addirittura la Scs. Insomma, c’è di tutto e anche di più.

La scorsa settimana qualcuno ha cominciato a prendere la cosa sul serio, anche perchè ancora non è chiaro se le forze dell’Ordine, i vigili urbani o i carabinieri, se ne stiano occupando oppure no.

Quel che si sa è che si tratta di un padre e di un figlio, di cui si conoscono perfettamene le generalità e non sono nuovi a simili comportamenti. Quel che non si sa e fino a che punto potrebbere far seguire alle parole i fatti anche perchè da qualche tempo a questo parte il loro modo di fare e i toni utilizzati sarebbero di gran lunga peggiorati

Abitano nel Canton Gabriel e la loro casa è di facile individuazione essendo ricoperta da scritte a caratteri cubitali dello stesso tenore.

“Quando ci saranno dei morti  - scrive il figlio e c’è d’aver paura - lo Stato dovrà intervenire prendendo in considerazione 7 anni di denunce che qui la Procura di Ivrea  ha fatto sparire...”.

E poi ancora: “Querelatemi, ma tanto mio padre ha già assunto delle persone per intervenire. Io andrò in montagna in un’altra regione e voi pagherete le conseguenze di ciò che accadrà... Questo è l’ultimo tentativo (...)per una soluzione pacifica e civile...”.

Pare di capire che siano arrabbiati per l’accatastamento di una strada, quella di Canton Gabriel di cui chiedono, il declassamento da vicinale a privata peraltro lamentando la scarsa attenzione alla manutenzione prestata dall’Amminsitrazione comunale in questi anni.

“Siete una banda di delinquenti che mentono continuamente ai cittadini che vi pagano le tasse.... aggiunge il padre, senza farsi troppi problemi. - Se non riceverò alcun documento scritto da parte dello Stato Italiano entro il 31 luglio 2017 ordinerò ad una squadra di muratori di costruire due massicciate di cemento armato per delimitare la mia proprietà (...)”.

Tutto questo giusto per descrivere quel che si legge,  ma i due scrivono in realtà molto di più, citando leggi e sentenze di cassazione, raccontano di firme false o estorte, di truffe e di frodi, tirando in ballo anche i vicini di casa.

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