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LOCANA. Alla prima festa della montagna

LOCANA. Alla prima festa della montagna

festa della montagna

Sabato 17 e domenica 18 si è svolta la “Festa della Montagna”, con  mostre, gare, concerti.

La novità di quest’anno è stata la prima “Mostra del Gran Paradiso”.  Ad esporre le loro creazioni sono stati artigiani, hobbysti ed artigiani diventati hobbysti per necessità: “Di tornitura non si vive….“ – ha spiegato uno di loro, venuto a rappresentare l’associazione “Les tourneurs de la Basse Vallée”  e fra i più attivi nel dare dimostrazioni della propria arte, realizzando grolle, pestelli, mortai, portavasi, portauovo, accanto ai quali un cartello - in controtendenza rispetto a quelli che siamo abituati a leggere - recita “On peut toucher” (“Si può toccare”).

Sempre il legno è protagonista nel banchetto con l’insegna “Gallomania”: da 18 anni il suo proprietario dà vita a galli, galline, anatre, oche e via dicendo. Li ricava dai ceppi (che provvede personalmente a sradicare ed a privare con la motosega delle parti superflue)  poi lascia spazio alla fantasia ed in due giorni ecco un nuovo animale pronto da esporre e da vendere.   

Non sulla decorazione ma sull’utile punta la produzione di un altro artigiano del legno, che arriva da Crescentino. A Locana ha messo in mostra utensili da cucina e da lavoro: curiosi i taglieri utilizzati come portaoggetti da parete per mezzalune, sbattitori, trita-aglio (tutti con manici rigorosamente in legno),stampi per budini in  rame…  Un tuffo nel passato ancora più netto lo ha però offerto con l’esposizione di attrezzi e mobiletti oggi in disuso: un filatoio, un attrezzo per la lavorazione del burro, una “moschiera”. E’ il termine dialettale per designare una sorta di gabbia con l’intelaiatura in legno e le pareti in rete  a maglie strette, che si appendeva un tempo alle pareti per conservare i prodotti caseari: al riparo dalle mosche e da altro ma in buone condizioni di aereazione.

Non sono mancati gli espositori che reinterpretano il lavoro artigianale in chiave contemporanea, come le scarpe da ginnastica dipinte a mano libera con vedute di Torino o di New York, animali domestici   e quant’altro. Sono opera di un giovane artigiano che le realizza da qualche anno ma che da quindici dipinge su legno paesaggi montani ed animali selvatici: questa è la sua vera passione.

Come spesso accade in questo tipo di manifestazioni, l’affluenza c’è stata ma non i guadagni:  lo si è sentito dire da molti. Perchè si è persa la propensione a ricercare la qualità dei prodotti. Eppure è vero, come recita un testo incorniciato e messo in bella vista su uno dei banchetti:  “Quando compri qualcosa da un artista stai comprando più di un oggetto. Stai comprando giorni e settimane e mesi di frustrazione e momenti di pura gioia. Stai comprando un pezzo di cuore”.

Il concorso

In concomitanza con la Festa della Montagna, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso fotografico “Locana e i suoi sentieri”. I partecipanti sono stati 41 per un totale di 142 fotografie. Primo classificato Walter Vallino; la seconda classificata Rosalba Bellino;  terza Chiara Rondoletti.

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