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VICO. Il Fattore Umano: la mano dell'uomo in agricoltura

VICO. Il Fattore Umano: la mano dell'uomo in agricoltura
La mano dell’uomo è insostituibile ancora oggi nell’agricoltura. Lo vuole dimostrare, con immagini che raccontano la bellezza dei paesaggi piemontesi e la passione che anima di lavora negli alpeggi, nei campi, tra i filari, “Il fattore umano”, il film del regista Stefano Rogliatti realizzato dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte con la collaborazione del Club Amici della Valchiusella, presentato nella serata di mercoledì 21 giugno a Vico Canavese,  presso il salone pluriuso in Regione Lime. Proprio dalla Valchiusella, nella valle torinese, in un pascolo a 2.270 metri, parte il racconto - fatto solo dai protagonisti dell’agricoltura - che scende poi a valle nel Cuneese, tra i frutteti, per risalire nelle colline astigiane dove nascono grandi vini. “Il fattore umano” - spiega l’assessorato all’Agricoltura - racconta storie di donne e di uomini che privilegiano il lavoro manuale come strumento per la ricerca di una eccellenza qualitativa oramai necessaria sui mercati internazionali. e che, senza la manualità, la applicazione di tecniche antiche, non sarebbe raggiungibile”.  La manualità che i protagonisti mettono in campo non è però solo un mezzo per produrre prodotti migliori e per venderli meglio. E’ anche il riconoscimento di una storia e di una tradizione nell’allevamento e nella coltivazione che si tramanda da molto tempo. “Il vino piemontese - ha sottolineato Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte - ha raggiunto il miliardo annuo di euro in valore dell’export, c’è bisogno che altri comparti seguano l’esempio uscendo dall’anonimato. I prodotti degli allevamenti in montagna, ad esempio, hanno un consenso in crescita, ma è necessario che non si ripetano gli errori del passato, quando tanto caseifici nati in montagna vendevano formaggi e burro ottenuti dal latte portato dalla pianura”. “Il Fattore Umano” è il terzo docu-film realizzato dall’assessorato regionale guidato da Giorgio Ferrero dopo ‘Vard ‘L Beu’ (dedicato al bue grasso e alle storiche fiere piemontesi) e ‘Pastori’.
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