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VENARIA. Capogna contro d'afflitto

Ultimamente, Pino Capogna sembrava molto assente dalla vita politica cittadina. E invece, pochi giorni fa, ecco il “colpo di coda”. Un attacco senza se e senza ma verso Palazzo Civico, e verso il nuovo modus operandi. Quello delle conferenze stampa per qualsiasi evento venga fatto in città. Dal più grande al più piccolo, senza distinzione alcuna.

“Ogni giorno sempre la stessa storia. E ormai sta diventando una litania, con una miriade di foto e ridicoli autoscatti. Non per informare. Non per rendere partecipe la cittadinanza. Ma principalmente per abbeverare questa maniacale sete di protagonismo, di inutile narcisismo. Squallido edonismo mascherato da perbenismo”, attacca il “capogruppo di sé stesso” di “Per Venaria Insieme”.

Ma Capogna va oltre, perché per lui questo modo di agire è “Tutto costruito. Tutta finzione e apparenza per una ricerca ossessiva di visibilità effimera. Ciò che non può più passare sotto silenzio é questo voler mettere il 'cappello' a tutto: ad ogni iniziativa, ad ogni evento di ogni associazione. E pur di avere il patrocinio o qualche altra agevolazione, si deve accettare la conferenza stampa, i selfie e qualsiasi altra cosa. Il motivo qual è? Per informare? Per far partecipare? Fa ridere quando l’ufficio stampa comunale mette in risalto come l'amministrazione ‘abbia organizzato insieme all’associazione…’. Ma l’assessorato dà l’avvallo, è l'associazione che lavora e si fa il mazzo. Ho un'altra idea di rapporto tra amministrazione e associazionismo: il principio di sussidiarietà non è così che si applica. L'autonomia associativa deve essere preservata, senza ingerenze inopportune che rischiano di costruire impropriamente e indegnamente solo rapporti servili. Si lasci lavorare le tante associazioni sul territorio e si mettano nel cassetto le macchine foto ed i telefonini. E si parli del 'mazzo' che si fanno i volontari delle associazioni…”.

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