Sabato scorso è stata inaugurata nel percorso archeologico del Museo Civico Pier Alessandro Garda una nuova vetrina con un reperto di eccezionale valore storico per Ivrea: si tratta di un medaglione in bronzo databile all’epoca dell’imperatore Antonino Pio, esempio della munificenza del sovrano verso un personaggio di spicco forse della città eporediese. Il medaglione di Antonio Pio? Sì. Proprio quello misteriosamente scomparso alcuni anni fa e poi, altrettanto misteriosamente ricomparso.
L’esposizione è stata preceduta da un lavoro di schedatura di un primo lotto di monete, che costituiscono la collezione numismatica, con il supporto dell’esperto numismatico della Soprintendenza torinese, Federico Barello, che nel mese di aprile ha tenuto al museo una conferenza che ha visto l’afflusso di un vasto pubblico.
Il nuovo allestimento è stato reso possibile da un finanziamento della fondazione CRT inerente il progetto La munificenza di Antonino Pio, elaborato dalla direzione del museo.
Lo studio della nuova vetrina e dell’apparato didascalico è stato affidato a C & C AA Emilio Cagnotti & Paola Corvetti di Torino mentre la realizzazione è stata eseguita dalla ditta P&P Italia sotto l’attento coordinamento della conservatrice, l’archeologa Angela Deodato e con la supervisione di Stefania Ratto e di Federico Barello della Soprintendenza.
“Finalmente - commenta l’assessore alla cultura Andrea Benedino - gli eporediesi potranno ammirare questo raro medaglione e una selezione di monete, reperti appartenenti ad una collezione piccola, ma significativa che rappresenta una discreta esemplificazione sia della circolazione in ambito eporediese di età romana sia del collezionismo numismatico locale nel periodo di formazione delle raccolte del museo. Questi reperti sono significativi perché rari e preziosi indizi della vita economica e sociale, nonché artistica di età romana...”.
All’inaugurazione è seguita, alle 17,30 la conferenza “Notizie degli scavi: i risultati delle indagini recenti a Ivrea e nel suo territorio” con Francesca Garanzini e Stefania Ratto della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio rispettivamente per le provincie di Biella, Novara, Vercelli, VCO e per la città metropolitana di Torino.
I medaglioni
I medaglioni sono pezzi simili a monete, fatti coniare dall’imperatore per commemorazioni speciali o solenni e furono presentati o distribuiti come doni personali. «Si tratta – aveva spiegato Barello - di oggetti rari, tecnicamente molto curati e circolanti in un ambito estremamente ristretto di personaggi collegati alla corte di Roma (senatori, magistrati, alti ufficiali e funzionari pubblici). Per tali ragioni appare di grande interesse il medaglione celebrante la munificentia di Antonino Pio».
Il ritrovamento a Ivrea è avvenuto nel 1900, durante alcuni lavori nella vecchia piazza D’Armi, tra i resti di mura di un edificio romano. A nord di corso D’Azeglio, lungo l’asse stradale diretto all’anfiteatro e a Vercelli, dove una recente indagine archeologica ha rinvenuto i resti di un edificio con ambienti a destinazione artigianale nel cortile della scuola primaria, oltre che tracce dello sviluppo del quartiere antico sul colle retrostante.
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