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17 Maggio 2017 - 11:49
Carabinieri
“Bacio ok, a oggi pomeriggio”. E’ questo l’ultimo messaggio sms che Silvia Pavia, l’amazzone di 52 anni, ha scritto prima di svanire nel nulla a bordo della sua Fiat 500 di colore grigio.
Era andata al maneggio per ferrare il cavallo. “Torno più tardi, buona giornata”, aveva detto agli addetti del maneggio di San Maurizio. Poi più nulla.
In questi giorni sono emersi alcuni dettagli. Piccoli bagliori di speranza per la famiglia Lajolo. Perché la sua 500 è stata intercettata dalle telecamere di videosorveglianza installate nella città di Borgaro. E il suo passaggio sarebbe delle 10,30 di quel mercoledì 26 aprile. Ovvero un’ora e ventiquattro minuti dopo il messaggio di testo inviato da Silvia al marito Pierluigi.
A questa si aggiunge la testimonianza - ritenuta dai carabinieri del comando provinciale attendibile - di un suo passaggio a Torino da una estetista di via Rossini. Un passaggio attorno alle 19 di mercoledì.
Tutte le altre segnalazioni, compresa quella di Spotorno, sono state giudicate dagli inquirenti “prive di ogni fondamento”.
E questa scomparsa ha sempre più i contorni del mistero, visto che la donna non era avvezza all’uso dei social né aveva amicizie segrete o qualche “scheletro nell’armadio”. Una vita da donna di alta borghesia, vissuta quasi sempre fra Torino e Montecarlo o nei posti più belli della Via Lattea.
E il giorno della scomparsa ha persino lasciato il cellulare e alcuni documenti al maneggio, mentre le carte di credito le aveva lasciate nella cassaforte della sua abitazione torinese.
La sua depressione potrebbe averla portata a compiere qualche gesto azzardato ma, come ripetono i parenti, “non ad un gesto estremo. Anche perché era in cura dallo psicologo”.
Dove sia e perché sia sparita ad oggi sono domande prive di risposta. “E’ tutto piuttosto strano - racconta il marito Pierluigi - Silvia la sera della scomparsa doveva venire con me e la famiglia per festeggiare gli 81 anni di sua madre. Mai e poi mai avrebbe rinunciato al compleanno di quella donna che amava tantissimo…”.
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