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SAN MAURO. Parla il capogruppo del M5s. "Abbiamo fatto errori sulla comunicazione"

SAN MAURO. Parla il capogruppo del M5s. "Abbiamo fatto errori sulla comunicazione"

Alberto Turri, capogruppo M5s

Alberto Turri, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ex rifondazione comunista, e membro di spicco del grillismo sanmaurese. Turri, ripercorre i primi mesi dell’amministrazione di Bongiovanni, dagli errori sulla comunicazione fino alle discussioni interne, per arrivare ai temi dirimenti del momento. Questo ed altro nella lunga intervista del capogruppo. Come valuti i primi mesi del Movimento, facci un bilancio… “Il bilancio lo divido in due, da una parte c’è un bilancio consiliare dall’altra uno di gruppo. Quando prepari le elezioni, o sei in minoranza, hai una visione diversa. Quando entri nel palazzo ti rendi conto che ci sono tante sfaccettature, che c’è tanto da lavorare. Mi sono reso conto che non è così semplice come poteva sembrare”. Che ruolo hanno i consiglieri, che clima c’è nel gruppo locale? É vero che i consiglieri sono poco informati dalla giunta? “Nel nostro gruppo si discute molto, anche animatamente, tutti possono esporre il proprio pensiero. Parliamo tanto e ci confrontiamo. É anche vero che chi partecipa deve essere informato e a sua volta deve rendere partecipi i cittadini, gli elettori. La partecipazione è un punto fondamentale. La verità probabilmente sta nel mezzo, qualcuno si aspetta che lo andiamo a cercare a casa.  In ogni caso, i consiglieri, non hanno un ruolo marginale, il sindaco è tenuto ad informarci su tutto. Se dovesse prendere una decisione senza consultarci mi arrabbierei. Se la giunta dovesse fare qualcosa di sbagliato non diremmo ‘Si va bene’. La mia preoccupazione è quella di portare a termine il programma”. Quali errori ci sono stati in questi primi mesi? “Spiace dirlo, ma siamo stati carenti nella comunicazione esterna, ci saranno dei cambiamenti, valuteremo meglio come gestire la questione nei prossimi mesi. Non abbiamo avuto più tempo per scrivere su Facebook, anche lì la comunicazione non è stata costante. Sulla comunicazione abbiamo sbagliato qualcosa”. Cosa pensi della questione legata al centro commerciale? Vi siete espressi male?Quando sei in maggioranza non puoi ragionare come se fossi in minoranza. Non siamo usciti perché aspettavamo dati tecnici, è stata una scelta politica. Cerchiamo di capire bene cosa conviene alla cittadinanza. Noi non siamo contenti che venga fatto il centro, crediamo nel piccolo commercio ma al tempo stesso stiamo valutando cosa porterebbe il progetto. A volte mi metto anche nei panni del privato, non posso cambiargli le regole in corsa”.  Cosa è cambiato rispetto alla giunta Dallolio? “Noi siamo più aperti al dialogo, lo si è visto anche sul tema del centro commerciale, della rotonda. C’è una buca per terra? Chiunque la segnali va bene, l’importante è tapparla e fare il bene dei cittadini, senza bandiere. Rispetto alla giunta Dallolio, non c’è nessuna passività, prima c’era chi non digeriva le cose ma non diceva nulla. Abbiamo dalla nostra il fatto di essere da soli, le passate giunte si reggevano su coalizione che dovevano rendere conto ad ogni partito di governo. Noi siamo tutti nello stesso movimento”. Ci sono stati dei problemi interni in questi mesi? “I primi mesi abbiamo avuto problemi generazionali, ci sono persone con esperienze diverse, giovani e meno giovani che discutono per arrivare ad una soluzione. Forse, all’inizio, sono stato troppo duro”. La giunta è sposata verso destra? “Non credo, noi siamo per i cittadini non a destra o a sinistra. Detto ciò io arrivo da Rifondazione, ho quella storia e porto avanti le mie idee”. La tanto celebrata trasparenza è stata un po’ un punto debole? “Nei primi mesi non eravamo pronti e abbiamo dato la percezione di una mancata trasparenza. Abbiamo dovuto comprendere le differenze tra le attività del 5 stelle e quelle del comune, c’è stato qualche errore”.  I giornali hanno avuto un atteggiamento pregiudiziale verso di voi? “Non li ho più letti. Se dico che una tazzina è bianca mi piacerebbe che il giornalista scrivesse quello. A volte i giornali rischiano di ridicolizzare la nostra attività, credo che con la nostra amministrazione questo atteggiamento sia aumentato. Prima di venire qui, oggi, ho chiesto al gruppo, abbiamo deciso insieme”. 
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