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26 Novembre 2013 - 10:18
Tribunale (foto archivio)
Mangia uno yougurt, si sente male. Scopre che il prodotto è scaduto da qualche giorno e allora corre al supermercato dove l'aveva acquistato e chiede di essere rimborsato. "Datemi mille euro – dice reduce dal mal di pancia al responsabile de "Il Gigante" di Rivarolo - non voglio fare casini, non voglio andare dai Carabinieri ma risolverla qui". Ma tanto basta per mettere l'uomo nei guai. Così Abdelrhani El Machi, di origine africana, si trova ora imputato, presso il Tribunale di Ivrea con l'accusa di tentata estorsione, difeso dall'avvocato Guido Cellerino del Foro di Ivrea. Protagonista di uno degli ennesimi casi assurdi che piombano sul tavolo della giustizia eporediese.
L'altra mattina, di fronte al giudice Marianan Tiseo sono stati chiamati a testimoniare il responsabile e l'addetta che nella giornata del 7 marzo 2009 ricevette l'uomo presso il box informazioni. "Diceva di aver avuto problemi durante la notte – ha riferito l'addetta -. Aveva in mano uno scontrino ed un referto dell'ospedale". "Gli ho detto che se voleva poteva lasciare un nominativo – gli aveva risposto il responsabile dal centralino -. Io non avevo il potere di prendere dei soldi e darglieli. Gli ho detto, se lo riteneva, di andare pure dai Carabinieri". L'agente della stazione dei Carabinieri di Rivarolo, che ricevette l'El Machi per la denuncia, ha riferito di uno strano particolare. "Ciò che ha stupito – ha raccontato al Pubblico Ministero Roberta Bianco – era la breve distanza temporale tra la data di acquisto riportata sullo scontrino, poco dopo le 14, ed il referto del Pronto Soccorso che indicava le 14,50".
Insomma in mezzora avrebbe acquistato ed ingerito il prodotto. Colto da un dolore fulimante all'addome sarebbe corso subito in ospedale. Una dinamica possibilissima, secondo il difensore, dal momento che per consumare quello yogurt di una nota marca, basta levare il tappo e buttarlo giù. Inoltre mancherebbero i presupposti, deconso la difesa, per la tentata estorsione: l'uomo si era recato al Gigante con tomo preoccupato ma non aggressivo. Il processo è stato rinviato al giugno 2014 per la setenza.
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