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PONT CANAVESE. Ex conceria? Il silenzio!

PONT CANAVESE. Ex conceria? Il silenzio!

Regna il silenzio a Pont su quanto sta avvenendo nell’area dell’ex-conceria. I lavori sono fermi ormai da quasi un mese ma non si sa quale Autorità lo abbia deciso né quale sia il motivo: si possono solo fare ipotesi. Quel che è certo è che l’amministrazione non ne parla né offre spiegazioni ai cittadini. Quanto alla destinazione d’uso, è ufficiale che non vi verrà creata un’area verde ma un semplice e banale parcheggio, oltretutto di scarsa utilità in quella collocazione. Alla faccia ai proclami del sindaco, che rivendicava, grazie all’acquisizione di quell’area al patrimonio pubblico, un aumento della superficie verde cittadina. Cos’avrà fatto cambiare idea agli amministratori? E’  convinzione di molti che il motivo sia legato alla bonifica: i valori di inquinamento del suolo tollerati per un parcheggio sono ovviamente diversi rispetto a quelli richiesti per un parco-giochi…

A metà gennaio (la lettera è datata al giorno 16) i consiglieri dei due gruppi di minoranza avevano scritto a Coppo, chiedendo chiarimenti sulla destinazione dell’area. La risposta del primo cittadino, arrivata un mese più tardi, il 13 febbraio, è stata piuttosto generica: l’unico punto fermo è proprio la realizzazione del parcheggio,  peraltro già evidente nella delibera pubblicata a suo tempo. Per il resto si conferma che gli oneri della bonifica ricadono sull’ex-proprietario Bernardo Bertoldi; che non sono in corso “ulteriori valutazioni di passività ambientali” essendo la situazione del sito invariata rispetto al momento della compravendita; che lo studio su cui ci si basa è quello effettuato dal geologo torinese Davide Murgese dello Studio “4-earth”di Torino. Studio di fine 2015, nel quale si accertava che nessun valore superava i limiti richiesti in relazione alla prevista destinazione a parcheggio. 

Sorgono inevitabili tre domande. La prima è se i valori rilevati prima dell’inizio dei lavori rimangano validi anche dopo:  la risposta di quanti conoscono la materia è un No. La seconda domanda – che rimane per ora senza risposta - è la seguente: perché  la giunta ha stanziato nei mesi scorsi 30.000 euro per la prima fase dei lavori di risistemazione e solo dopo è cominciato l’abbattimento degli edifici? Salvo che, con la frase “bonifica a carico del precedente proprietario” s’intendessero solo i lavori successivi alla demolizione degli edifici fatiscenti e non la demolizione in sé ma si tratta di un’ipotesi quantomeno bizzarra… La terza domanda è: perché il sindaco aveva dichiarato pubblicamente nei mesi scorsi la destinazione “a Verde Pubblico” se più di un anno fa era stato stabilito che lì si sarebbe realizzato un parcheggio?

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