AGGIORNAMENTI
Cerca
15 Marzo 2017 - 10:49
Entusiasta e molto compreso del suo ruolo: è questa la definizione che più si addice al Peilacan di quest’anno. Marco Valsoano, figura assai nota a Pont per la sua assidua partecipazione alle manifestazioni pubbliche, sia culturali che ricreative che di valore sociale, sempre accompagnato dalla inseparabile fisarmonica, si è calato con facilità nel personaggio, divertendosi e facendo divertire.
Sin dal primo momento è apparso a suo agio in quei panni: quando la sera di venerdì 10 marzo è comparso sul balcone del Municipio per la cerimonia della “consegna delle chiavi”, insieme al vicesindaco Moreno Riva ed alle damigelle Sara Mattiuz e Viola Configliacco, aveva la fisarmonica a tracolla e modi alquanto sciolti. Il suo discorso, più lungo di quanto non lo siano di solito i discorsi del “Peilacan” di turno, si è concluso ricordando i “tre Fredo” legati al Carnevale e tutti purtroppo deceduti: Alfredo Ramberti “che ha creato il personaggio del Peilacan”; Alfredo Gea, molto attivo nelle associazioni, e suo padre, che sempre lo accompagnava nelle esibizioni musicali.
Allegro ed esuberante anche al momento di mettersi in posa per le foto di rito davanti alla fontana “del Peilacan” nel cortiletto del municipio: non solo con le damigelle ma con gli iscritti all’Associazione Alpini, con i bimbi in costumi carnevaleschi, con gli amici dei “Canteir”. Poi, sempre suonando la sua fisarmonica, si è avviato in corteo verso il salone polivalente.
La sera successiva, durante la sfilata dei carri, ad un certo punto ci si è resi conto che mancava proprio il suo. Eccolo comparire, insieme alle damigelle, a piedi in mezzo alle maschere. Che fine aveva fatto il carro? “Non lo so – ha risposto – ma va bene così: meglio stare qui in mezzo alla gente che imbalsamato là sopra!”. La sua allegria deve aver contagiato le due ragazze, apparse più allegre che emozionate.
Ma chi è il Peilacan 2017?
E’ nato 42 anni fa ed è sempre vissuto a Pont. Molte delle canzoni che esegue con la fisarmonica le ha composte lui: la più famosa è la cantabilissima “Madama Rua”, scritta in famiglia, insieme al padre ed alla mamma Vittorina.
Le due damigelle di quest’anno, le citate Sara Mattiuz (figlia del comandante della Polizia Municipale) e Viola Configliacco, sono ventottenni ed amiche di vecchia data: “Abbiamo fatto le scuole insieme e continuiamo a frequentarci” – dicono – Siamo molto contente di essere state scelte per questo ruolo nel medesimo anno” . Sara è dottore commercialista e confessa di non avere hobby per mancanza di tempo; Viola è collaboratrice del settimanale “Il Canavese”.
La sfilata
Nella serata di sabato 11 marzo si è svolto il Carnevale Pontese in Notturna, con la sfilata nel centro del paese. Oltre ad alcuni carri di coscritti provenienti da vari Comuni del Canavese (il più interessante era quello di San Pietro di Corio, riproducente un castello), hanno partecipato tre cavallerizze in costumi d’epoca in groppa a splendidi animali; gli immancabili “Canteir” con una profusione di funeree streghe; gruppi di adulti e bambini in costumi tradizionali delle vallate intorno a Pont (in particolare il gruppo folcloristico di Noasca). Insieme a qualche originale travestimento di singoli ed a gruppetti di persone mascherate (come i fantasmi o la famiglia dei paperi) sono stati loro a rappresentare l’attrazione della serata. Favorevoli, una volta tanto, le condizioni climatiche.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.