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23 Febbraio 2017 - 17:28
Non si placano ancora le polemiche a seguito delle dimissioni “prima del tempo” dell’assessore Paola Saja. Annunciate venerdì 10 febbraio, saranno effettive solo a partire dal 1 marzo prossimo.
E martedì sera, nel “consiglio degli innamorati”, il primo a rimanere perplesso è stato Luigi Tinozzi: “In tutti questi anni in cui ho fatto politica attiva qui a Venaria, è la prima volta che mi imbatto in un assessore che si dimette a trenta giorni. Eravamo abituati a dimissioni immediate, protocollate e poi rese note ai giornali. Qui ormai si fa l’esatto contrario: prima lo si comunica ai giornali e poi a chi fa parte di questo consiglio comunale”.
Sempre Tinozzi rimarca il fatto come Falcone abbia perso “l’unico assessore venariese. Mi domando se questa quota di minoranza in seno alla sua Giunta sia ristabilita o meno. Ormai van di moda dare le deleghe a persone che non siano della Reale. Mi auguro che questo ultimo mese da assessore sarà a titolo gratuito. Altrimenti non capisco perché abbia compiuto questa scelta. In fondo, poteva portare avanti entrambe le attività…”.
Titubante pure Alessandro Brescia, che ha chiesto lumi sulla regolarità del procedimento: “Se il segretario dice che è corretto, non possiamo che fidarci. Ma è davvero strano che un assessore possa dimettersi e rimanere in carica ancora per delle settimane”.
Il moderato Maurizio Russo spinge sull’acceleratore: “La Giunta Falcone perde i pezzi. La Saja ha preferito un altro lavoro piuttosto che rimanere a far parte della stanza dei bottoni venariesi. Temo che il nuovo lavoro sia solo una scusa ma che alla base ci sia la consapevolezza che il progetto dei 5 Stelle sia definitivamente fallito ed abbia preferito lasciare prima che il sindaco sventolasse bandiera bianca”.
In tutto questo, Falcone e Saja non sono rimasti zitti. Per prima ha parlato il “quasi ex” assessore, che ha precisato come la decisione di dimettersi in data 1 marzo sia stata dettata “da una fitta agenda di impegni ancora da portare a compimento. Ho preso degli impegni con questa maggioranza e li voglio completare. C’erano delle commissioni consiliari e la conclusione dell’iter per le telecamere di videosorveglianza e dei varchi all’ingresso della città”. Falcone, invece, plaude la Saja “perché ha avuto un comportamento che obbligatoriamente si tiene in un posto di lavoro. Nei luoghi di lavoro le dimissioni hanno una decorrenza e non sono immediate. Non ho nulla da rimproverarle ma ho solo da ringraziarla per la sua correttezza”.
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