Lo hanno cercato. Da più parti. Ma lui ha rifiutato. Senza pensarci su. Leonardo Capuano,non sarà in amministrazione. 66 anni, dipendente della centrale del latte di Torino, esperienze in comune e nell’associazionismo, continuerà a dedicarsi al volontariato, pronto a indossare cappellino e giubbotto catarifrangenti per intervenire nelle emergenze. “Faccio il neutrale a questa tornata, anche se non sono mancate le varie proposte che mi hanno profondamente lusingato - commenta Capuano -. Mi hanno fatto capire che il mio atteggiamento del passato e anche del presente non è stato affatto sbagliato, probabilmente tutt’altro”.Capuano era stato candidato due mandati fa, con Serafino Ferrino. Poi, in disaccordo su vari temi amministrativi, aveva deciso di lasciare, dedicarsi anima e corpo al volontariato. E’ alla guida del gruppo civile “La Fenice”. “Non mi mancano gli impegni e personalmente, una volta presi ho l’obbligo di portarli avanti - spiega le ragioni del “no” Capuano -. La presidenza della Fenice e la vice presidenza del Coordinamento Territoriale della Protezione Civile di Torino mi impegnano ho l’obbligo morale di portarli avanti. Non riuscirei a seguire altro con l’impegno che a me piace applicare”. E in un futuro? Capuano non esclude di riprovarci. “Certo, mi piacerebbe tornare in amministrazione - ci risponde -, ma per lavorare e portare il mio contributo alla comunità, sentirmi utile. Non riesco a fare il figurante o non operare in sinergia, mi piace il senso di squadra. E se la squadra non la conosco a fondo, preferisco fare un passo indietro. Non ho la smania incontenibile di raggiungere una poltrona, nel passato credo di averlo dimostrato, abbandonandola senza tanti problemi”. L’attività de “La Fenice” prosegue intanto a gonfie vele. “Il bilancio è ottimo - sottolinea Capuano -. Autonomamente autofinanziati e sostenuti con contributi per collaborazioni e convenzioni, siamo attenti e oculati nelle spese e negli investimenti, il parco mezzi e attrezzature cresce e nel 2016 si sono aggiunti a quelli già adottati un Nissan Navara Pick-up 4x4, un camper Laika Laserhome, entrambi con motori sostituiti e nuovi. Non ci siamo fatti mancare nulla: presenti in seguito ai terremoti in centro Italia, all’alluvione di Moncalieri (Tetti Piatti), alla frana di Perosa Argentina, abbiamo praticato rimozioni di piante di alto fusto cadute per il forte vento … E’ stato un anno molto impegnativo e i volontari sono ben affezionati alla creatura che quest’anno compirà ben dieci anni di gloriosa attività”.
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