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SETTIMO TORINESE. Yesmoke: processo, pm contesta nuove accuse a imputati

SETTIMO TORINESE. Yesmoke: processo, pm contesta nuove accuse a imputati

Nuove accuse al processo contro Yesmoke, la società di Settimo Torinese produttrice di sigarette 'made in Italy' sospettata dalla guardia di finanza di essere la protagonista di un vasta frode delle norme fiscali e doganali.

Il pm Marco Gianoglio, nel corso dell'udienza in tribunale a Torino, ha annunciato di voler muovere altre due contestazioni per episodi emersi nel corso del dibattimento. La prima è legata alla cessione (definita "simulata" dal magistrato) di un carico di sigarette in Svezia: è il caso di un camion che venne fermato per un controllo il 31 gennaio 2014 in Germania lungo l'autostrada fra Berlino e Amburgo. La seconda, della quale verrà chiamato a rispondere uno solo dei sette imputati, è il concorso in corruzione internazionale: l'ipotesi è di avere "dato o promesso denaro o altra utilità" a dipendenti delle dogane in Bulgaria fra il 2012 e il 2013.

I difensori hanno chiesto un termine per esaminare le accuse e il processo è stato aggiornato a marzo.

"Siamo le vittime - hanno detto a fine udienza alcuni imputati - di manovre architettate da qualcuno cui evidentemente davamo fastidio. La società ci è stata portata via nel 2014 e nel 2016 è stata dichiarata fallita senza che ci fossero i presupposti. Adesso siamo sotto processo. Ma noi siamo battaglieri e vinceremo".

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