“In questo luogo, in questa tenda, io respiro le emozioni di un popolo fatto di migranti di colori diversi e di regioni italiane”. Con queste parole si sono aperte le danze all’inaugurazione della mostra Binario 18 #stayhumanart. Per la prima volta dalla sua apertura la mostra si svolge all’interno di un centro di accoglienza, il centro Teobaldo Fenoglio, gestito dalla Croce Rossa, in via De Francisco a Settimo Torinese, che ha aperto le porte all’arte. Sabato mattina, infatti, è stato inaugurato presso il centro il percorso espositivo artistico itinerante, realizzato dall’associazione Legalarte, nata dalla volontà di alcune appartenenti alla Polizia di Stato che hanno scelto anche al di fuori del loro ruolo istituzionale, di continuare a diffondere i principi di legalità, facendo leva su nuovi linguaggi di più ampio respiro e intima ricezione. Il percorso è stato curato da Roberta Di Chiara e consente al visitatore un viaggio attraverso le vecchie e le nuove immigrazioni, dentro le sensazioni e le emozioni di chi è costretto a lasciare il proprio Paese, offrendo la possibilità di riflettere sul significato di diversità, ma anche sugli inganni della percezione. D’altronde per Settimo questi temi non sono certo una novità: come dice il sindaco Fabrizio Puppo, “L’integrazione a Settimo l’abbiamo sempre fatta e dobbiamo continuare a farla”. Prima di inoltrarsi nel mondo della mostra sabato si è tenuta la conferenza inaugurale con un testo teatrale di Elena Ruzza insieme a Karam, un giovane migrante che ha affrontato il durissimo viaggio per salvarsi, sull’esperienza del viaggio, accompagnati dalle musiche live di Luigi Antinucci. Dopodiché i saluti delle autorità moderati dalla giornalista Anna Oliviero in cui sono intervenuti Renato Saccone, Prefetto di Torino, Fabrizio Puppo, il sindaco di Settimo Torinese, Mauro Laus, Presidente Consiglio regionale del Piemonte e Comitato dei diritti umani, Giuseppe Vernero della Croce Rossa, Raffaella Fontana, vicequestore di Torino. In collegamento dalle zone terremotate è intervenuto anche Ignazio Schintu, il coordinatore del Centro Cri del Fenoglio. La parola è passata poi ai due ospiti Domenico Quirico, reporter de La Stampa, e Farhad Bitani, scrittore e socio fondatore del Global Afghan Forum, che hanno regalato una riflessione profonda su ciò che succede nei paesi in guerra e sulle loro esperienze personali. La curatrice Roberta di Chiara e il filosofo e critico d’arte Roberto Mastrioanni si sono concentrati invece su com’è stata realizzata la mostra partita da Torino negli spazi di Palazzo Barolo e che conclude il suo percorso piemontese proprio nel centro d’accoglienza settimese. Gli artisti in mostra sono: Angelo Barile - Giulio Cardona - Francesco Cito -Daniele D’Antonio - Davide De Agstino - Marica Fasoli - Maurizio Geraci - Giuovanni Iudice - Fabio La Fauci - Angelo Langè - Claudio Lia - Chiara Liverani - Gaspare Lombardo - Francesco Malavolta - Riccardo Mannelli - Edoardo Mono Carrasco - Ciro Palumbo - Davide Puma - Salvatore Soccodato - Diego D. Testolin - Roberta Toscano - Paolo Troilo. La mostra sarà visitabile fino al 29 gennaio. L’ingresso è gratuito, la prenotazione obbligatoria al numero 011 8028349/348 o all’indirizzo info@lacasadeipopoli.it.
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