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13 Gennaio 2017 - 13:17
“Tre, due, uno… Buon anno!”. Una frase di rito, in ogni famiglia o gruppo di amici che si rispetti, quando si attende con ansia l’arrivo del nuovo anno.
E, sempre parlando di tradizioni, oltre al conto alla rovescia, nelle piazze e nelle vie sono stati immancabili anche i fuochi d’artificio e i botti in ogni parte d’Italia, da Torino fino a Messina.
Anche Venaria non è stata da meno e per fortuna non si contano feriti o danni agli arredi urbani. Botti sparati in piazza De Gasperi, in via San Marchese come in via Leonardo da Vinci, via Amati o corso Machiavelli. Nessuna zona della Reale è stata esente dal “rito”.
Sin dalle 20,30 del 31 dicembre si sono sentiti botti, aumentati a dismisura a cavallo della mezzanotte - con piazza Annunziata che addirittura sembrava illuminata a giorno - e per tutta l’ora successiva.
Eppure c’era una ordinanza - introvabile sul sito internet del Comune, ma c’era. Ne abbiamo le prove - che parlava chiaramente di divieto d’uso e, soprattutto, di sanzioni nel caso in cui le forze dell’ordine avessero sorpreso qualcuno ad usarli. Ordinanza firmata dal sindaco Roberto Falcone per andare incontro alle istanze dei malati, degli anziani e soprattutto degli animali, che sarebbero potuti addirittura morire per colpa di una “Bomba di Maradona” o di un petardo “magnum”: il loro cuoricino è molto più debole di quello di noi umani.
In tanti, su Facebook, hanno accusato il sindaco di non sapere fare il proprio mestiere, perché non è stato in grado di far rispettare l’ordinanza.
“La situazione di Venaria non è differente rispetto a quella di Torino o di altre piazze italiane - ribatte Falcone - L’ordinanza è un modo per sensibilizzare i cittadini ad avere maggiore senso civico, ad amare maggiormente gli altri ed a tutelare in ogni modo gli animali. Non ci si può aspettare che un’ordinanza risolva i problemi da un giorno all’altro. Ci vuole tempo per far cambiare la mentalità delle persone. E poi non è tutto negativo, in fondo non si sono viste in città le bancarelle abusive. Un primo passo in avanti è stato fatto”.
E poi, diciamola tutta una volta per tutte: quanti sarebbero stati gli agenti della polizia municipale di Venaria disposti a passare cinque o sei ore fuori casa in tarda serata, l’ultimo dell’anno, per fare le multe e, magari, a prendersi improperi (per essere buoni, ndr) per via delle multe fatte? E poi per cosa? Per un centinaio di euro? La risposta ovviamente è no…
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