L’integrazione? Si fa così! Coinvolgendo i profughi. Ma davvero. Non soltanto quando occorre spostare qualche transenna o pulire i fossi. Marco Di Gregorio, consigliere comunale di minoranza a Strambino e presidente dell’associazione Art&Lirica è uno di quelli che all’arrivo dei richiedenti asilo si è opposto. E duramente. Ma oggi è il primo a stendere loro la mano... Domenica 18 dicembre lui e la sua associazione, con il neonato comitato del natale, proporranno il Presepe Vivente. Non cadrà nella data esatta del 24 dicembre. Si terrà con una settimana di anticipo. Ma sarà comunque un appuntamento di richiamo per gli strambinesi e non solo. E indovinato che cos’ha fatto Marco Di Gregorio? Come nelle edizioni passate ha chiamato a raccolta i ragazzi dell’oratorio, le loro famiglie. Poi l’idea: ma perché non proporre ai ragazzi arrivati dal nord africa di partecipare, cercando qualcuno pronto ad interpretare la parte del Re Magio Baldassarre? Detto, fatto. All’oratorio, frequentato anche dai richiedenti asilo, Marco ha conosciuto Nonagenta, una ragazzo di 23 anni, come gli altri scampato alla povertà e alla guerra. Sarà lui a vestire i panni del più scuro e ricco dei tre Magi. Per il momento Tetragenta si sta allenando: siccome il presepe sarà proposto in maniera “teatrale”, sta imparando le battute, le frasi, in italiano, che dovrà ripetere quella sera. “Ci saranno undici stazioni in corso Italia e per finire dentro la Chiesa - ci spiega Marco Di Gregorio -. Quest’anno il presepe non sarà ambientato in un paesaggio medievale ma nella Strambino dell’Ottocento. I trovatori sono i cantastorie. Sarà ricreato il borgo contadino. Parteciperanno i ragazzi dell’oratorio di Strambino e di Cerone. Per la prima volta collaborazione tra capoluogo e frazione. E, per la prima volta, coinvolgiamo i profughi ospitati nel nostro paese…”. Poi Marco spiega il perché della sua idea. “Tanti comuni utilizzano questi ragazzi per svolgere dei lavori quasi come se si dovesse ripagare l’accoglienza, vitto e alloggio. Tetragenta non dovrà lavorare, non dovrà smontare e rimontare: sarà protagonista come tutti gli altri ragazzi. Per lui sarà una sfida per lui molto ardua perché pronunciare la parole “sia lodato Gesù Cristo, porto in dono oro” non è semplice se non si conosce la lingua”. “Ero il primo a non volerli - ricorda Marco -: non perché non volevo loro ma perché sapevo che la Prefettura in prima battuta si sarebbe occupata di tutti e poi ci avrebbe detto di arrangiarci. Strambino ha tanti problemi con la gente comune, basta pensare che la Caritas nata da due mesi,segue giù cinquanta famiglie”. Il presepe vivente è inserito nelle iniziative natalizie del comune. Sarà presente la Protezione Civile. Collaboreranno i commercianti. Lungo le vie si troveranno la Cà Granda, i Vignaioli, la Società Operaia. Offriranno degustazioni di prodotti tipici, vin brulè, canestrelli, torte. Non ci sarà, invece, la Pro Loco, impegnata in una gita ai mercatini di Natale. Altra novità: il bue e l’asinello saranno dei cuccioli di sei mesi che sia anche adatto ai bambini.
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