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Una Procura Nazionale per l' eternit

Una Procura Nazionale per l' eternit

Bugnano Patrizia

Avv. Bugnano lei era difensore di parte civile per alcuni cittadini di Cavagnolo nel processo cd. “Eternit”, Cavagnolo che insieme a Casale Monferrato era uno dei siti risultato contaminato dalle lavorazioni della Saca azienda facente parte del gruppo Eternit. Pensa che ci possa essere un Eternit bis anche per i lavoratori della Olivetti?   Non conosco le carte, da quello che leggo il fenomeno delle morti sospette ad oggi è molto circoscritto numericamente, siamo ben lontani dai numeri di Casale e Cavagnolo. Potenzialmente però le parti lese potrebbero essere molte ma questo emergerà solo più avanti, a mano a mano che i familiari decideranno di portare il loro caso all’attenzione della magistratura. La magistratura eporediese ha avviato un indagine e l’ipotesi di accusa risulta essere di omicidio colposo e lesioni colpose plurime. Immagino che anche nell’inchiesta su Olivetti la magistratura porrà l’attenzione sulla mancata adozione di misure idonee ad evitare il contatto con le fibre di amianto e sulla omissione di comunicazione sulla pericolosità ai lavoratori.   Il Procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando stante la complessità dell’inchiesta ha chiesto rinforzi alla Procura Generale, questo vuol dire che nelle Procure sotto organico o periferiche, indagini così complesse non possono essere portate avanti?   Ferrando è un magistrato molto serio e scrupoloso e, evidentemente, si è reso conto che la complessità del caso e la particolarità della materia, richiedono una squadra numericamente significativa e con esperienza specifica. Non mi stupisco assolutamente di questa esigenza manifestata dal Dott. Ferrando e ne sono così convinta che durante il mandato parlamentare, quale componente della Commissione di indagine sulle morti bianche, ho presentato un disegno di legge, facendo mie le suggestioni del Dott. Guariniello e del Dott. Caselli, per istituire la procura nazionale sugli infortuni sul lavoro, uno strumento per mettere a disposizione professionalita' di magistrati che hanno acquisito competenze specifiche in materia. L'accertamento delle responsabilita' nel caso degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e' spesso frutto di indagini molto delicate e quindi il know-how acquisito sul campo e' importante. Purtroppo come spesso capita in Italia, le cose buone non approdano mai ad un risultato.   Nel processo Eternit si sono costituiti parte civile ed hanno visto riconosciuto il loro danno anche cittadini residenti in prossimità degli stabilimenti anche se non hanno contratto malattie. Potrà essere così anche per il caso Olivetti?   Teoricamente si. Nel processo Eternit i cittadini che abitavano sin dalla nascita nell’area contaminata hanno visto riconosciuto un danno per il potenziale rischio di ammalarsi e quindi per il patema d’animo indotto dalla preoccupazione per la propria salute e dalle decine e decine di morti di amici e conoscenti. Quindi anche per il caso Olivetti potrebbe essere lo stesso.   Il problema dell’amianto sui luoghi di lavoro è ancora un problema attuale?   Direi proprio di si. Per esempio circa un anno fa sono entrata in contatto con lavoratori che hanno prestato servizi su aeromobili, in particolare gli MD 80, aerei in parte dismessi ed aerei in parte ceduti ad altre compagnie, sui quali sono state rinvenute tracce di amianto in alcune componenti; diversi lavoratori del settore hanno visto riconosciuta l’esposizione all’amianto ai fini delle prestazioni pensionistiche.
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