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SETTIMO TORINESE. Otto bocciature alla candidatura

Ecco gli otto punti cruciali del contro-dossier preparato dall’associazione Legambiente Settimo. Piste ciclabili e parco fluviale del Po: "Gli spazi verdi del Parco fluviale del Po, Parco di via de Franciso ad esempio devono essere fruibili e funzionanti- scrivono nel contro-dossier-e che sia fatta la manutenzione atta a renderli tali, che siano controllati da atti vandalici, che oltre a distruggere, con conseguente esborso di denaro pubblico per il ripristino, che non sempre viene fatto, possono essere pericolosi. Stessa cosa per le piste ciclabili, realizzate in maniera caotica, senza una logica di collegamento tra di esse, necessaria per la realizzazione di una rete ciclabile cittadina, e che non hanno visto un intervento di manutenzione, crediamo da quando sono state realizzate, tranne quelle che vengono gestite da persone volenterose, come quella del rio Freidano. Questi esempi denotano una scarsa o assente cultura ambientale dell’Amministrazione". Discariche abusive: “È vero che l’Amministrazione ha cominciato a “ripulire” alcune delle più grandi discariche, è vero però che sono provvedimenti tampone, che costano denaro della collettività che potrebbe essere speso meglio, per la manutenzione di piste e parchi, ad esempio, e che fino a quando non si comincerà a prendere iniziative di prevenzione di queste inciviltà probabilmente questo fenomeno si ripresenterà periodicamente, si potrebbe ad esempio incentivare i punti di raccolta gratuiti di Seta, installare dei container in più punti della città (dove c’erano le discariche) per gettare il rifiuto, creare un corpo di Polizia rurale che controlli il territorio e sanzioni gli incivili, distribuire opuscoli informativi sul come e dove conferire i rifiuti che non vanno nei cassonetti, fare delle iniziative di cultura ambientale nelle scuole coinvolgendo ragazzi e insegnanti”. Supermercati e Outlet: “Recentemente si è cementificato un bel pezzo di territorio urbano creando la zona vendita denominata “Settimo Celo”, di fronte alla ex Pirelli è in costruzione “l’outlet del lusso”. Cemento e ancora cemento. Queste opere  vengono realizzare nell’ottica fuorviante della creazione di posti di lavoro, la stessa ottica che portò a realizzare il PIS Cebrosa, a fronte di una proposta di creazione, in quell’area, di una zona di agricoltura biologica, e che posti di lavoro ne portò ben pochi, e intanto un’altra bella porzione di Settimo fu cementificata”. La discarica del fluff. “Nel PIS (Polo Integrato di Sviluppo) si insediò l’Ecorecuperi che di eco ha ben poco, l’azienda produce il “fluff” (scarti tossico/nocivi prodotti dalla rottamazione delle auto) e l’Amministrazione pensò bene di andare a conferire questi scarti realizzando una discarica in una zona agricola nel bel mezzo di cascine che producono latte di alta qualità, ancora una volta si può notare che le passate amministrazioni, come quelle attuali, di salvaguardia e cultura ambientale me hanno ben poca”. Colonie feline: “All’Amministrazione comunale sembra che le colonie dei gattini, cosiddette colonie feline, stiano antipatiche, altrimenti non si spiega come mai alcune di esse sono state collocate nelle discariche abusive. È il caso della colonia che si trova nell’ex cava Pedrale, dove fino ad un paio di mesi fa esisteva una discarica abusiva, e che ora è stata malamente ripulita. O il caso della colonia situata nei pressi dei campi di calcio di via Torino, dove i gattini sono costretti a vivere tra immondizia e traffico cittadino, con tanto di cartello della Città di Settimo Torinese che definisce quella malconcia gabbietta coperta da teli di plastica “Colonia Felina Protetta”. Manutenzione del territorio cittadino: “Le foto nel contro-dossier sono alcune delle tante segnalazioni che i cittadini settimesi e Legambiente hanno postato sul web di varie zone della città che dimostrano chiaramente come l’Amministrazione comunale la cultura per l’ambiente e della sua salvaguardia non sia nella sua programmazione, e che non sappia organizzare in modo decente la gestione e la manutenzione del territorio che amministra”. Recupero edifici storici: “In via Milano, prima della rotonda del cimitero, c’è una chiesetta, ormai abbandonata da anni, sta lì a testimonianza dell’incuria dell’uomo che preferisce costruire edifici nuovi, piuttosto che recuperare quelli vecchi, sottraendo così spazio vitale all’Ambiente cementificando sempre di più. E il Mulino Vecchio di via Castiglione che non è mai stato ristrutturato”. La stazione ferroviaria del Pis Cebrosa “Ottusità ambientale, che dire della stazione ferroviaria del Pis Cebrosa che dispone di un’area enorme, ora utilizzata per non si sa cosa, ed è interamente attrezzata con tanto di biglietteria, sottopassaggio e marciapiede per salire e scendere dalle vetture con illuminazione pronta e striscia gialla a terra ma mai entrata in funzione e lasciata al degrado, perché non costruire lì, non è zona adatta? Si poteva pensarci prima e lasciare quell’area a verde”. ASM: “Perché l’outlet del lusso non lo si è fatto nell’ex sede dell’Asm,  era pure dotata di pannelli solari, troppo piccola? Allora lasciamola pure cadere a pezzi, tanto di terreno da sottrarre alla natura e al verde ce n’è in quantità. “AVANTI C’È POSTO”!, titolava un convegno realizzato da vari soggetti politici e ambientali, tra cui Legambiente, nel 2002 sui rischi ambientali di Settimo e dei paesi di una vasta area, macché cultura d’impresa! Si continui pure a cementificare,  tanto:  “AVANTI C’È POSTO!”, avevamo visto giusto! “  
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