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VENARIA. Pd e Movimento 5 stelle ai ferri corti sul tunnel di corso Grosseto

Pd contro 5 Stelle, a Venaria, sul tema del tunnel di corso Grosseto a Torino. Nei giorni scorsi, le esternazioni della sindaca subalpina, la pentastellata Chiara Appendino, con cui ha annunciato la probabile sospensione del progetto di realizzazione del tunnel che avrebbe migliorato non poco il tracciato della linea ferroviaria Gtt Torino-Ceres e, di conseguenza, i collegamenti fra la Reale e Venaria, ad oggi piuttosto complicati per l’assenza di una linea metropolitana. “La popolazione di Venaria e gli utenti del bacino della Torino-Ceres, compresi quelli dell’aeroporto, aspettano da anni un collegamento veloce ed efficiente con la città di Torino ed in modo particolare con la stazione intermodale di Torino Porta Susa - afferma il segretario del Pd, Giorgio Pelassa - Non esiste nessuna altra città europea che abbia un tale deficit di collegamenti tra il capoluogo regionale ed il suo aeroporto internazionale. Per questo motivo siamo rimasti piuttosto perplessi e spiazzati sulle voci di sospensione del progetto. Ci chiediamo se questo stop sia dettato da reali perplessità sul progetto o se siano il frutto del peso politico di lobby che evidentemente traggono beneficio dall'inesistenza di un sistema di trasporto pubblico efficiente ed efficace in grado di evitare i cronici e annosi disagi a viaggiatori e pendolari, in primis studenti e lavoratori”. Per Pelassa “il progetto che era in cantiere, fortemente voluto dalle amministrazioni di centrosinistra, poteva risolvere questo problema connettendo l’aeroporto, la Reggia di Venaria e il nuovo stadio e centro sportivo della Juventus in un sistema modale d’interscambio incardinato all’interno del passante ferroviario e che avrebbe portato benefici alla città anche dal punto di vista economico e turistico”. Poi una frecciata ai grillini sul tema delle piste ciclabili, che erano all’interno del progetto del tunnel di corso Grosseto: “In un’ottica di di potenziamento della mobilità sostenibile, le piste ciclabili che sarebbero state realizzate potevano andare ad implementare la debole rete ad oggi presente estendendo la rete ciclabile da Torino sud e connettendo i tracciati esistenti con quelli in via di realizzazione o realizzati lungo la Stura fino a Ciriè e Lanzo”. Infine la stoccata dal punto di vista economico e di viabilità: “Torino non può permettersi una simile perdita e soprattutto non può permettersi di dover pagare le penali con cui la Città Metropolitana dovrà risarcire le ditte selezionate per l’esecuzione dell’opera. Penali i cui costi ricadranno direttamente sulle tasche dei cittadini. Il progetto creerebbe problemi di viabilità e disagi per i tre anni di durata dell’opera? Come mai in tutti questi anni i 5 Stelle, seppur all’opposizione, non hanno mai proposto un tavolo di discussione con la Società di Committenza Regionale per valutare eventuali modifiche sul progetto? Come Pd Venaria siamo fortemente preoccupati perché si sta perdendo l’ennesima opportunità. L’auspicio è che questa decisione possa essere rivista e si possa dare vita ad un tavolo di discussione sia con Scr sia con i cittadini delle aree interessate, al fine di sbloccare questa situazione. Chiediamo inoltre al sindaco Roberto Falcone di far valere la voce della nostra comunità e di non relegarla per l'ennesima volta nell’isolamento, solo perché andrebbe a contrastare un’idea di un sindaco a 5 Stelle”.
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