L’associazione della Via Francigena non è in crisi. Tutt’altro. “Proseguiamo e siamo più forti che mai” sottolineano i componenti del direttivo, resta solido e intatto dopo le dimissioni del presidente Alessandro Chiesi, ruolo oggi ricoperto da Paolo Facchin.“Le decisioni - mettono in chiaro Facchin e i suoi colleghi volontari - vengono assunte dalla maggioranza. In tanti anni abbiamo cambiato diversi presidenti. Il direttivo è composto da nove persone e non da una sola. Continuiamo dunque ad organizzare uscite con i soci, camminate. Abbiamo in ballo diverse iniziative soprattutto con le scuole. Dalla primavera ad oggi non ci siamo fermati un atto. Il problema, semmai, è che siamo in pochi e noi siamo tutti volontari”. E l’impegno notevole considerato che, per tutta l’estate, ogni fine settimana, il direttivo ha badato ad un impegno dietro l’altro. Sono stati organizzati tre giorni a Pont Saint Martin a fine agosto. E il 31 agosto 125 pellegrini hanno pernottato a Ivrea. Nelle prossime settimane i volontari accompagneranno i ragazzini delle scuole di Banchette e Cascinette lungo il sentiero percorso da Sigerico. Il 16 ottobre guideranno 40 persone del Cai di Giaveno. E il 9 ottobre, nel giardino dell’Ostello, si terrà la castagnata per i soci e non solo con intrattenimento musicale come tutti gli anni. Nei prossimi mesi saranno al Monginevro, poi a Nous, il 2 ottobre percorreranno il Pont Saint Martin- San Germano, il 16 ottobre Montestrutto-Nomaglio, il 22 ottobre Vercelli- Palestro, e il 30 ottobre seguirà la camminata Ivrea- San Germano visitando alcune chiesette solitamente chiuse come San Rocco e Santa Croce a Montalto, il Duomo e la cripta partendo da Ivrea per terminare ai Balmetti. Altre passeggiate stanno coinvolgendo l’Anfiteatro Morenico. “L’estate è andata molto bene - sottolinea il direttivo -. Mediamente contavamo una media di 40 soci, abbiamo oltrepassato anche i 50, per ciascuna uscita, e non sono quasi mai gli stessi, significa che c’è interesse. Anche perché ricorre il Giubileo”. I volontari non si sono fermati un attimo che se resta l’amaro in bocca per la mancanza di una sede. Lo sfratto il dicembre scorso dopo trattative che non sono andate in porto. L’affitto, richiesto per i locali ex Atl di Corso Vercelli, di proprietà privata, era troppo alto. “Le istituzioni locali non ci considerano - dicono -. Il comune ci ha detto che entro il 2017 ci darà una risposta sulla sede ma non abbiamo più avuto notizie. Spiace perché ciò che facciamo lo facciamo per il territorio. A volte facciamo le funzioni dell’ente turismo perché molti ci chiedono informazioni. E la vecchia sede lungo la via Francigena era il primo luogo che i pellegrini trovavano arrivando da Canterbury”. Ora l’associazione utilizza una sede provvisoria in Piazza Fillak, aperta due giorni la settimana per due ore per le incombenze burocratiche. “Ma così distanti dal tracciato non possiamo avere più il polso delle presenze. Nel periodo estivo eravamo lì dalle 6 del mattino. Tanti ci hanno scritto, anche dopo, arrivati a Roma. Viene a mancare quindi un servizio di assistenza. A fine ottobre chiederemo un appuntamento in comune”. Una mano è stata tesa invece dal comune di Carema che ha introdotto pannelli digitali dov’è possibile trovare tutte le informazioni e la storia della via Francigena. “Ci piacerebbe - aggiunge il direttivo - che altri comuni fossero sulla stessa lunghezza d’onda”.
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