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SETTIMO TORINESE. Sempre pronti all'emergenza

A Settimo Torinese esiste un’associazione radioamatori- CB dal 1980: Radio Club Piemonte (servizio di protezione civile). Il presidente è William De Cesare, ormai al suo terzo mandato in carica, a sede legale al centro Teobaldo Fenoglio, in cui, oltre ad esserci l’ufficio e la sede radio, sono presenti tutti i mezzi del sodalizio che è specializzato nell’aiutare nelle emergenze comunali, intercomunali, interregionali/nazionali. Ha anche una sede operativa a San Mauro, in via del Porto 15. Siamo andati ad intervistare il presidente e il suo vice Ezio Ghirardello, uno dei soci fondatori di Radio Club Piemonte. Quando e com’è nato il sodalizio?Radio Club Piemonte è stata fondata legalmente nel 1980, ma era già attiva dagli anni settanta ed era composta da radio esperti che si erano già attivati durante il terremoto del Friuli (1976). Eravamo all’epoca un gruppo di persone provviste di radio ricetrasmittenti e comunicavamo con il codice QSO (una raccolta standardizzata di messaggi codificati di tre lettere, che iniziano tutti con la lettera Q, sviluppata inizialmente per le comunicazioni commerciali via telegrafo e successivamente adottata per altre comunicazioni via radio, in particolare dai radioamatori, ndr). Ci si incontrava in radio e si parlava del più e del meno. Dopodiché, alcuni di noi hanno iniziato a pensare che uno strumento del genere poteva essere impiegato per altri fini ed è così che decidemmo di aiutare nel terremoto del Friuli. Effettuammo una raccolta fondi e di materiale con Carosso (allora presidente della Croce Rossa settimese, ndr) e realizzammo un’autocolonna “scortata” dal nostro gruppo e ci recammo da Settimo in Friuli e da Settimo si sapeva dov’eravamo. Avevamo capito che quell’apparecchiatura poteva servire per l’assistenza radio. E dal 1980 siamo stati il primo gruppo a costituirsi come volontariato di protezione civile e quindi siamo la più vecchia associazione di CB- radioamatori. Il nostro statuto è stato preso da modello e nel 1996 è stato censito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile. Nel 1993 è stato riconosciuto dalla Regione Piemonte ed inserito nell’albo regionale delle associazioni di volontariato di Protezione Civile- settore telecomunicazioni. Aderisce alla Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Torino e aderisce alla Fir-CB (federazione italiana ricetrasmissioni CB), che è la prima e la più grande federazione italiana del settore con 400 Circoli federali su tutto il territorio nazionale, 20mila iscritti, di cui 6mila volontari di Protezione civile (dati 2015, ndr). Ad oggi il nostro sodalizio è composto da una trentina di volontari”. Qual è lo scopo del sodalizio? “È quello di organizzare e gestire le radiocomunicazioni alternative d’emergenza in caso di calamità, o comunque dove esse necessitano. I settori principali di interesse sono: supporto, mediante collegamento radio, alle squadre nella ricerca di persone scomparse; segnalazioni e viabilità in caso di incidenti stradali; monitoraggio e segnalazioni in caso di calamità naturali; assistenza radio a manifestazioni sportive e culturali, per garantire l’incolumità a partecipanti e spettatori. Inoltre, l’associazione contribuisce alla diffusione, alla conoscenza ed allo studio delle telecomunicazioni attraverso degli incontri realizzati con le scuole del territorio. Diciamo che “in tempo di pace” noi diamo disponibilità alle varie manifestazioni (mercatini, fiere, really, ecc), diamo una mano alle forze dell’ordine come l’Anc, e durante le manifestazioni sportive, quando c’è un lungo percorso, scortiamo con i nostri mezzi la manifestazione. Monitoriamo il territorio (controlliamo il livello dell’acqua e comunichiamo alla sala radio la situazione). Siamo presenti anche ai grandi eventi come il funerale di Papa Giovanni Paolo II, la visita di Papa Francesco a Torino, ecc. In tempi non di pace ci occupiamo delle calamità naturali, abbiamo aiutato al terremoto dell’Aquila, dell’Emilia, dell’Umbria e oggi un nostro operatore si trova ad Amatrice. Negli anni ci siamo specializzati e professionalizzati molto, non ci occupiamo solo di comunicazioni ma “se serve, ci sporchiamo anche le mani”. Ognuno ha la sua mansione. Siamo un volontariato organizzato ormai. I nostri volontari possono conseguire tre tipologie di brevetto (in base alla gravità della calamità): A (quando l’emergenza è comunale), B (quando l’emergenza è intercomunale), C (quando l’emergenza è estesa a più regioni). A livello comunale se c’è un’emergenza ci si avvale del C.O.C. (centro operativo comunale), se coinvolge più comuni del C.O.M.”. Cos'è il C.O.C?Il Centro Opertivo Comunale si occupa della direzione e del coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. È presieduto dal sindaco ed è composto dai responsabili delle funzioni di supporto finalizzate ad organizzare e svolgere attività necessarie ad affrontare le criticità che si manifestano nel corso dell’evento calamitoso. La funzione del Coc si configura, generalmente, secondo nove funzioni di supporto: tecnicoscientifico- panificazione; sanità, assistenza sociale e veterinaria; volontariato; materiali e mezzi; servizi essenziali e attività scolastica; censimento danni a persone e cose; strutture operative locali; telecomunicazioni; assistenza alla popolazione. Ogni singola funzione ha un proprio responsabile che “in tempo di pace” aggiorna i dati relativi alla propria funzione e in casi d’emergenza, nell’ambito del territorio comunale, affiancherà il sindaco nelle operazioni di soccorso. Il Coc permette di avere una fotografia del comune che, in caso di necessità, permetta di sapere quante persone ci sono in un’area delimitata, quanti anziani, quanti disabili, quanti bambini per facilitare i soccorsi e sapere esattamente quali e quanti mezzi e risorse mandare. Serve per gestire in modo più funzionale le emergenze comunali”. E il Com?Il Com (centro operativo misto), invece, è attivato dal Prefetto, nelle aree interessate dall’evento, al momento della dichiarazione dello stato di preallarme o allarme. La sua costituzione è stata suggerita dalla necessità di organizzare i soccorsi in modo capillare sul territorio interessato da un evento calamitoso e cioè di recepire in modo immediato le diverse esigenze locali e di garantire un effettivo coordinamento dei conseguenti interventi di soccorso. I Com devono assicurare un tempestivo servizio informativo, facente capo, per il tramite del centro coordinamento soccorsi, direttamente al Prefetto ed agiranno nei rispettivi territori di competenza , svolgendo le seguenti attività: ricovero feriti, recupero salme, demolizioni, recupero e salvaguardia valori, mobili e masserizie, riapertura centri abitati, attendamenti ed altri ricoveri, controllo acquedotto e fognature, ripristino viabilità ed altri servizi pubblici, verifica stabilità di strutture pericolanti, controllo rete distribuzione generi alimentari e via dicendo. Settimo ha il suo Com che comprende, oltre alla città della torre, altri 13 comuni (Volpiano, San Benigno Canavese, Lombardore, Gassino, San Mauro, Castiglione, Sciolze, Cinzano, Borgaro, Caselle, Leini, Rivalba, San Raffaele Cimena). In pratica ci sono quattordici centri operativi che dialogano con il comune che comunica con la Prefettura in caso di calamità che interessino i 14 comuni contemporaneamente”. Una domanda sorge spontanea perché le radio ricetrasmittenti e non i cellulari?In casi di emergenza salta tutto, corrente, ponti radio e la rete si satura perché tutti chiamano per avere notizie e sapere come stanno i propri cari. In emergenza bisogna scordarsi dei cellulari”. I rapporti con le altre associazioni del territorio? “Come vede non abbiamo problemi. Siamo disponibili e collaboriamo a molteplici manifestazioni. Collaboriamo molto con la Croce Rossa, con l’Anc, con il gruppo comunale di Protezione Civile”. E con l’amministrazione?“Ottimi”, la nostra associazione rispetto al gruppo comunale (10 volontari, ndr) non è gestita direttamente dal comune, quindi noi abbiamo mezzi, divise, assicurazioni, personali e per i mezzi, che ci paghiamo noi. E ogni anno, vista anche la crisi, entrano sempre meno soldi. Noi abbiamo una convenzione con il comune di Settimo, che ci permette anche di avere una sede gratuitamente, qui al Fenoglio, affinché il comune possa darci una mano. E ci occupiamo anche della sala radio del Coc e del Com di Settimo”. Il Radio Club Piemonte è insignito anche del diploma di benemerenza con medaglia, concesso dal Ministro degli Interni, per l’attività che i propri iscritti hanno svolto a seguito dell’alluvione del Piemonte nel 2000, oltre a diversi attestati di riconoscimento e gratitudine rilasciati dalle varie amministrazioni comunali.      
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