Allora ti dimetti o no? L'ho già annunciato un mese fa durante una riunione del Partito: quasi sicuramente sì. Mi è stato proposto un importante ruolo dirigenziale nell'azienda in cui lavoro e ho deciso di accettare. Adoro il mio lavoro quanto adoro il mio Partito ma, vista la situazione, difficilmente riuscirei a garantire di dare il massimo in entrambi i ruoli. Sono piuttosto testardo e mi piace mettere fino all'ultima goccia di entusiasmo e dedizione nelle cose che faccio: non sopporterei il fatto di mancare di rispetto alle persone che mi hanno concesso fiducia con ritardi, disattenzioni, dimenticanze solo per la mia testardaggine di far funzionare al meglio entrambe le situazioni. Alla prima avvisaglia di ciò, quindi, riterrò più serio e rispettoso rimettere nelle mani del Direttivo il mio ruolo. Una cosa è certa: starò al mio posto fino al Referendum Costituzionale. È la vera grande sfida della mia generazione. Chi ci ha preceduto ci ha consegnato un'Italia peggiore di quella che aveva trovato: è compito nostro adesso creare le condizioni per cui i nostri figli possano ritrovarsi uno Stato in grado di dare loro opportunità e benessere per tutti. Sostenere il Sì è un valore civile, una sfida di democrazia che segnerà una svolta positiva per il Paese. Quindi mai e poi mai perderei l'occasione di dare tutto me stesso per questa storica consultazione. Contento di aver brillantemente risolto la crisi del Pd intorno alle nomine del cda della Fondazione dello storico Carnevale? Mah, brillantemente. Direi faticosamente. Adoro il Carnevale pur non essendo Eporediese e penso che la politica debba stare sempre più fuori da questo evento cittadino. Mi sono trovato, mio malgrado, a dover gestire una situazione spiacevole e complessa. Ho contribuito con convinzione alle proposte di modifiche di Statuto a favore delle componenti così come, con altrettanta convinzione, ho chiesto a tutti gli attori politici coinvolti senso di responsabilità su tre questioni principali, tre obbiettivi: garantire al nuovo Cda abbastanza tempo per organizzare il Carnevale, concentrarsi sulle competenze di merito, ricompattare la maggioranza. La responsabilità e, infine, la compattezza di tutti hanno portato ad un risultato condiviso. Non mi è piaciuta la "bagarre" giustizialista: ha generato solo confusione e i titoloni hanno rubato la scena e lo spazio utile ad approfondire le situazioni personali dei diretti interessati. Al Sindaco ho richiesto pubblicamente un gesto che non sia solo simbolico: ogni persona nominata in Società Partecipate o Fondazioni legate al Comune dovrà sottoscrivere personalmente la Carta di Pisa e quindi tenere da lì in poi un comportamento conseguente basato sull'etica e sul concetto di Servizio alla Città. Gli enti e le Istituzioni di questo tipo hanno un unico padrone: la cittadinanza. Un bagno di umiltà per tutti non potrà che giovare. Secondo il sindaco, Alberto Avetta e Enrico Capirone hanno più probabilità di fare i candidati a sindaco. Tu che ne pensi? Alberto ed Enrico sono ottimi amministratori e lo hanno dimostrato negli anni: sarebbero entrambi due ottimi candidati per il centro sinistra. Hanno i numeri per governare questa città, seppur con visioni diverse. Ci dai anche tu delle percentuali come ha fatto Della Pepa con La Stampa?Avetta?Capirone?Ballurio?Codato?Perinetti? No, mi spiace. Non è nel mio stile. Piuttosto: già è positivo vedere due nomi femminili e di qualità. Ma prima dei nomi dovremmo occuparci di consolidare il Pd, superare le divisioni, costruire un Patto politico-amministrativo di ampio respiro con il quale portare a compimento alcuni progetti di rilancio per la Città e coinvolgere in questo un ampio numero di alleati. Anche qui, il Pd deve ripartire dall'umiltà: non si può pensare di avere la verità in tasca nemmeno con oltre il 50% dei consensi. Ricordiamoci che molti eporediesi non vanno più alle urne: dobbiamo recuperare la loro fiducia. Secondo te i cinquestelle stanno davvero prendendo piede sotto le rosse torri... Quella del Movimento è senza dubbio una realtà interessante ma che ancora non si è espressa in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale: ad Ivrea portano avanti le loro battaglie e apprezzo la continuità e perseveranza dei loro volontari. Come loro anche i sostenitori di Viviamo Ivrea stanno lavorano bene e con passione: portano avanti alcune questioni di merito che condivido e altre, strumentali, che non condivido affatto, così come non condivido alcuni dei metodi da loro utilizzati. Sicuramente preferirei confrontarmi e trovare punti di condivisione con gli amici di Viviamo Ivrea piuttosto che scontrarci di continuo. Detto ciò, una cosa ho imparato degli Eporediesi: è gente che va al cuore delle cose, si informa, legge, discute e, compatibilmente col tempo, approfondisce i temi politici cittadini: la ritengo la più grande risorsa di questa Città. Festa dell’Unità. Hai messo un logo del Pd talmente piccolo che quasi non si vede…. Diccelo che l’hai fatto apposta... Ma no. Tutti sanno cosa rappresenta la Festa de l'Unità e chi l'organizza: le scelte grafiche non hanno nulla di politico. Se verrai a trovarci alla Festa vedrai alla nausea il nostro bel simbolo. La tua prima, e forse ultima, festa dell’Unità come segretario cittadino sarà... Sono ormai alla 15esima Festa de L'Unità cui partecipo: la terza di fila come uno dei principali organizzatori e rinnovatori assieme a Davide Gamba, Franco De Amicis e Marina Giorgio. Questa probabilmente sarà l'ultima di questa trilogia che ha sdoganato un format innovativo e vincente per questo evento. 27 eventi in 11 giorni collocano la Festa Canavesana tra le migliori feste del Pd Regionale. L'edizione 2016 si concentra molto sui temi sociali e del lavoro, daremo spazio ai cittadini per confrontarsi col Sindaco in una sorta di confronto pubblico e diretto, parleremo di temi internazionali e locali e offriremo una proposta musicale che raggiungerà il culmine con il concertone gratuito di Cosmo in Piazza Freguglia il 9 Settembre. Sveleremo con non poca emozione il modellino Lego della Fabbrica di Mattoni Rossi in collaborazione con Bricks Addicted e Associazione Amargine e premieremo i bambini più creativi. Dal lato mangereccio avremo 9 menù diversi e due pranzi sociali. Abbiamo inoltre deciso di aprire la Festa con la pasta all'amatriciana per raccogliere fondi di solidarietà da inviare alla zone colpite dal recente sisma. Insomma una Festa di cui personalmente vado fiero, con oltre 100 volontari impegnati ed un programma di altissimo livello che ci permette di affrontare anche temi scomodi e interessanti. Sai una cosa? Non importa che io sia Segretario o meno. Questa è una festa in cui puoi trovare Carlo Della Pepa che monta un gazebo o pulisce il palchetto, Elisabetta Ballurio che serve ai tavoli o taglia il pane, Alberto Avetta che spilla birre e distribuisce caffè, insieme a tutti gli iscritti e volenterosi simpatizzanti, in allegria. Questo è il tema: ci ricorda che nessuno è indispensabile ma tutti sono utili, ci ricorda che siamo il Partito, il Partito dell'Unità.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.