L’idea, a dire il vero, non è nuova. Cartelli stradali simili sono già stati utilizzati a Licenza, in provincia di Roma, a Lentella piuttosto che a Cantalupo in Sabina. Ma in canavese a nessuno si era ancora accesa la lampadina di ricordare, agli automobilisti, che pigiare il piede sull’acceleratore nei centri abitati vuol dire mettere a rischio, spesso e volentieri, la vita dei bambini, soprattutto nei piccoli paesi, dove i centri di aggregazioni sono rappresentanti dalle piazze e dalle vie del piccolo centro storico. E’ il sindaco di Fioreno, Laura Fogliato, a ricordarlo attraverso alcuni cartelli collocati un mesetto fa, all’inizio delle ferie estive: “Attenzione rallentare. In questo paese i bambini giocano ancora per strada”. In mancanza di personale che possa controllare il rispetto del codice della strada, l’Amministrazione Comunale ha deciso, quindi, di puntare dritto dritto al cuore della gente, invitando al buon senso prima ancora che al rispetto delle regole. D’altronde il comune di Fiorano non è nelle condizioni di piazzare autovelox e telecamere come in altre cittadine più grosse. “Non abbiamo personale nella nostra pianta organica, possiamo valerci di un solo vigile che ci viene dato in prestito, nemmeno in convenzione (con una autorizzazione del comune di Ivrea) - spiega Laura Fogliato -. In quelle oche ore al mese che lavora nei nostri uffici riesce giusto ad occuparsi delle necessità burocratiche, sarebbe quindi difficile economicamente realizzare dei controlli. Per questo, ragionando sul problema della velocità, che non è drammatico, però esiste nel nostro paese, abbiamo pensato di tentare a ridurre la velocità in questa maniera”. Il vigile, prendendo spunto dal web, ha realizzato la grafica del cartello, inviata alla ditta che li ha presto forniti. I cartelli sono stati installati nelle tre strade di accesso al paese, da Lessolo, da Ivrea e da Loranzè. “Ci sembrava un’idea carina - chiosa Fogliato - che potesse sensibilizzare gli automobilisti, sia chi viene da fuori ma anche gli stessi fioranesi. I bambini giocano davvero in strada, e sono tanti in rapporto alla popolazione. Quest’anno, in modo particolare, escono molto. Scorrazzano in bicicletta, giocano a pallone. Ci sembrava un’idea calzata”.
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