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06 Agosto 2016 - 09:30
Pungente l’intervento dell’ex assessore al Bilancio, Arcangelo Gallon, nel corso del consiglio comunale che si è tenuto martedì presso palazzo Bricha. Ad essere messo al voto era l’equilibrio di Bilancio. Gallon, letta la documentazione, ha sagacemente dichiarato: “Son felice di vedere che sia il cimitero a finanziare tutte le opere preventivate” ha dichiarato l’ex assessore, passato all’opposizione dopo il ritiro delle deleghe stabilito dal sindaco Giovanni Ponchia per differenze di vedute. “In mancanza di entrate da oneri di urbanizzazione vedo che la vendita dei loculi sta finanziando opere come il rifacimento delle fogne della casa comunale e la ristrutturazione del municipio”.
Quel che, effettivamente è saltato all’occhio di tutti i consiglieri, è stato il netto calo delle entrate da oneri di urbanizzazione. “E’ un chiaro segnale del fatto che l’edilizia sia completamente in stallo - è intervenuto Davide Nicola, che ha aggiunto: “Qualche tempo fa, proprio in questa sala, è stato organizzato un incontro con i professionisti del settore per cercaredelle soluzioni applicabili qui, a livello locale. Ricordo che erano state chieste delle modifiche al regolamento edilizio che potessero rilanciare l’economia in questo settore. Era stata chiesta, innanzitutto, una modifica che rendesse possibili gli interventi di tipo edile sui sottotetti. Si era, poi, chiesto di rivedere le aree edificabili, i ponteggi nel centro storico. Tutte indicazioni che avrebbero dovuto dare una spinta al settore nel futuro”.
Per Gallon, inoltre, nel documento presentato mancherebbe un intervento economico a favore della Protezione Civile: “I montanaresi hanno subito duealluvioni: nel 1994 e nel 2000. Son certo che alla gente avrebbe fatto piacere vedere l’amministrazione dare linfa al neonato gruppo di volontari”. A rispondere è stato l’assessore Davide Zeppegno che ha spiegato: “Non sono stati stanziati nuovi finanziamenti perché non sono ancora stati spesi i soldi già stanziati l’anno scorso. E questo perché il gruppo ha bisogno delle divise che, però, non possono ancora essere acquistate perché non esiste ancora il modello. Quello vecchio è cambiato e non più disponibile e quello nuovo non è ancora pronto, quindi impossibile acuistarle. Abbiamo anche partecipato ad un bando regionale, ma non sono ancora stati pubblicati gli elenchi”.
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