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04 Agosto 2016 - 09:27
Non è stato condannato a due anni di reclusione, come riportato erroneamente la scorsa settimana sulle colonne del nostro giornale, Cristiano Pieragnolo.
S’è conclsuo così l’incubo del settimese finito imputato, presso il tribunale di Ivrea, con l’accusa di omicidio colposo per la morte di Francesco Trovato, risalente alla notte del 29 marzo 2015.
Trovato, 46 anni, residente a Torino, stava allora percorrendo l’autostrada Torino - Milano.
Le lancette dell’orologio segnavano quasi le due di notte e i fari dell’auto tagliavano un orizzonte buio e deserto. Era arrivato all'altezza del chilometro 7, quando si era accorto che il traffico fino ad allora diradato era ostruito da un sinistro stradale.
Davanti a lui si erano scontrate una Lancia Y e una Fiat 500. Trovato aveva fermato il veicolo ed era sceso per aiutare nei soccorsi. Ma non aveva potuto farlo. Poco dopo, infatti, un’automobile era sopraggiunta e lo aveva centrato, facendolo sbalzare per circa settanta metri sull’asfalto.
L’altra settimana il guidatore, Cristiano Pieragnolo, 41 anni, residente a Settimo Torinese, è stato condannato a sei mesi di reclusione dopo aver scelto il rito del patteggiamento. Difeso dagli avvocato Filippo Amoroso e Giovanni Spinelli del foro di Ivrea, era finito alla sbarra presso il Tribunale di Ivrea.Secondo la ricostruzione Trovato aveva parcheggiato la sua Volkswagen Golf nella corsia di emergenza ed era sceso per dare soccorso: sul posto i due conducenti urlavano e la Lancia Y era cappottata al centro della carreggiata. Contro quel veicolo era finito Pieragnolo, che si trovava alla guida di una Lancia Musa. La Y, di conseguenza, aveva travolto Trovato, che era morto sul colpo. L’impatto non gli aveva lasciato scampo. La sentenza è stata più mite rispetto alla richiesta formulata della difesa già all’udienza preliminare di due mesi fa: un anno di reclusione.
Il gup Marianna Tiseo si era presa il tempo di sentire anche il pubblico ministero Alessandro Gallo e quindi decidere.
Questo a fronte dell’avvenuto risarcimento danni e dalla perizia eseguita in fase di indagini preliminari nonché dell’interrogatorio ammissivo delle responsabilità.
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