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29 Luglio 2016 - 10:54
Ha avuto luogo il 28 luglio, presso l’assessorato al Lavoro, il tavolo di crisi sulla situazione della Sandretto di Pont Canavese, attualmente in stato di liquidazione.
Nel precedente incontro del 20 luglio, azienda e sindacati, alla presenza dell’assessora Pentenero, si erano lasciati con l’impegno di rivedersi dopo una settimana, per esaminare i primi elementi della revisione del piano industriale che la società ha dichiarato di voler predisporre.
Nella riunione del 28, i rappresentanti della Sandretto hanno manifestato l’intenzione di ritirare la procedura di liquidazione, di riprendere l’assemblaggio di 13 presse già in corso di costruzione, di procedere a investimenti in nuove tecnologie e, infine, di chiedere il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per un anno.
Dal canto loro, i lavoratori hanno denunciato di aver assistito nei giorni scorsi alla vendita e alla rimozione di macchinari dal sito di Pont, indispensabili per continuare il processo produttivo.
Di qui la decisione del sindacato di porre alcune pregiudiziali, da anteporre all'approvazione del nuovo piano industriale: avere assicurazioni circa la salvaguardia di tutte le fasi della produzione, ottenere la conferma delle previsioni occupazionali e veder garantita la difesa del prodotto e del marchio.
Il tavolo si riunirà nuovamente lunedì 1° agosto
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