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DRUENTO. Bartolomeo Mana, il ricordo

Trentasette anni. Tanto è passato dalla morte di Bartolomeo Mana, l’agente di polizia municipale ucciso da un commando di “Prima Linea” il 13 luglio del 1979 in via Torino, proprio davanti alla filiale della banca “Cassa di Risparmio di Torino”, ora diventata “Unicredit”. E Druento continua a non dimenticare quel tragico evento, quella “macchia” durante il periodo delle Brigate Rosse, degli “Anni di Piombo”. Mercoledì scorso, 13 luglio, l’Amministrazione Comunale si è riunita davanti al luogo dell’assassinio alla presenza di cittadini e rappresentanti del mondo associativo locale per ricordare quel giovane di Marene, che solo pochi mesi prima aveva iniziato la sua carriera di poliziotto municipale. Tante le associazioni locali (Pro Loco, Fidas, Avis, Alpini, Protezione Civile, Banda Santa Cecilia, Croce Rossa e Anpi) e con loro anche il maestro Dario Avagnina, direttore del corpo bandistico musicale “Santa Cecilia”, che ha intonato il silenzio prima che il sindaco deponesse un mazzo floreale. “Quel giorno - ricorda il sindaco Sergio Bussone - un commando di terroristi ha assaltato questa banca. E nel farlo ha aggredito Mana che era disarmato. Lo spinge all'interno facendolo rovinare a terra picchiando il capo e, quando tenta di rialzarsi, viene ucciso con un colpo a bruciapelo alla testa. Un atto di una gravità inaudita che non potrà mai essere dimenticato da tutti noi. Un giovane ragazzo strappato alla vita, alla sua famiglia, proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto festeggiare la nomina ufficiale di agente di polizia giudiziaria”. A distanza di anni, nel 2004, Bartolomeo Mana viene insignito della medaglia per meriti speciali dalla Regione Piemonte in quanto caduto nell'adempimento del servizio.
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