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SETTIMO TORINESE. PsicoPoint e +Diritti si raccontano al De Gasperi

PsicoPoint e +Diritti alla Festa dell’Unità. Entrambe le associazioni sono state ospiti giovedì sera presso il parco De Gasperi per raccontare le loro attività e la loro lotta per i diritti delle persone con disabilità mentale. “Noi lottiamo per diversi diritti- specifica Marilena di +Diritti- quello di essere ascoltati, di stare male, di sostegno ai famigliari, all’informazione, alla giusta cura, alla fragilità che diventi protagonismo, di essere un cittadino tra i cittadini, all’applicazione delle leggi in materia di salute mentale”. Il sodalizio, presieduto da Maura Formica, si batte ormai da tantissimi anni per dar voce a chi non ha voce e per dare una vita dignitosa a chi ha problemi di salute mentale. Collaborano a stretto contatto con il Centro di Salute Mentale di via Castiglione e con PsicoPoint. Giovedì per quest’ultimo era presente Diego Menchi che ha raccontato il progetto I.E.S.A., un servizio di volontariato sostenuto dall’Asl To4, che consiste nell’accoglienza fornita da una famiglia ospitante abilitata ad una persona che soffre di disturbi psichici. Il dipartimento di salute mentale organizza e coordina l’inserimento tramite operatori qualificati (Equipe Iesa), occupandosi di tutte le questioni burocratiche, assicurative, amministrative, fornendo alla famiglia un contributo di circa 1000 euro al mese, sotto forma di rimborso spese, e sostegno/supporto alla famiglia e al paziente per l’intera durata del programma. Gli ospiti sono persone sofferenti di disturbi psichici già seguiti dal servizio di salute mentale e solo per coloro che possa avere un significato terapeutico e riabilitativo viene offerta l’opportunità di stare in un ambiente famigliare. Per diventare famiglia ospitante bisogna avere come requisiti: una stanza decorosa per l’ospite, disponibilità a collaborare con gli operatori, del tempo libero ma anche flessibilità, buona volontà ed un po’ di pazienza. Gli inserimenti in famiglia migliorano le condizioni di vita dell’ospite, della famiglia e di tutta la comunità, contribuendo a combattere i pregiudizi ed i falsi miti sulla malattia mentale.    
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