Condannato ad un anno di reclusione di cui, probabilmente (stando così la giustizia italiana) non sconterà nemmeno un giorno (la sentenza è stata pronunciata solo in primo grado) oltre al pagamento di 300 euro di multa e delle spese processuali. Se s’aggiunge che Ion Sirbu, 46 anni, cittadino di origine rumena, godrà anche del gratuito patrocinio a spese dello Stato, ecco ci troviamo davanti alla solita barzelletta all’italiana: chi ruba, alla fine, la fa franca, o, comunque, se la cava meglio di noi altri. Si è concluso così, con la sentenza pronunciata dal giudice Ombretta Vanini del Tribunale di Ivrea, il processo relativo al furto aggravato di una play station avvenuto al centro commerciale Euronics di Ivrea il 12 novembre del 2014. Solo un episodio di una lunga serie. Basta pensare che, pochi mesi dopo, nel maggio 2015, il negozio era stato nuovamente preso d’assalto e stavolta per un furto (ma il processo in questo caso, non è ancora cominciato) di sette Ps4 dal valore di 7mila euro. In quel caso tre persone si erano presentate, due erano rimaste a bordo di un’auto ed una era entrata nello stabile, salvo poi inciampare, mentre tentava la fuga, e finendo così in manette. I casi, appunto, sono più d’uno ed è per questo che la dipendente Euronix Maria Scirpoli, l’altra settimana, sentita come testimone in tribunale, ha dovuto fare mente locale per risalire all’episodio del novembre di due anni fa. Ion Sirbu era entrato e solo qualche minuto dopo, quando già se n’era andato, gli addetti si erano accorti della mancanza di una playstation dagli scaffali. La scatola era vuota. Sirbu aveva però commesso l’errore di tornare un mese dopo. La Scirpoli lo aveva riconosciuto, memore delle immagini immortalate dalla telecamera e visionare. Aveva quindi chiamato il responsabile della sicurezza Teresio Norsetti che le aveva consigliato di chiamare alla svelta i carabinieri. “L’Euronix - sottolinea Norsetti - è molto attenta alla sicurezza, con videosorveglianza, barriere antitaccheggio, antifurto, cerchiamo di proteggerci al meglio. Anche i commessi sono formati, sanno come reagire, per questo tutto sommato riusciamo a sventare molti tentativi di furto”.
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