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IVREA. Processo Olivetti: chiesto stralcio imputata motivi salute

Il processo, in corso a Ivrea, per le morti che sarebbero state causate dall'esposizione all'amianto, si è aperto questa mattina con la richiesta di stralcio della posizione dell'imputata Maria Luisa Ravera (direttrice servizio ecologia e ambiente in Olivetti) per gravi motivi di salute. A richiederlo è stato l'avvocato Luca Fiore, che ha depositato la consulenza medica della sua assistita, che dal 25 aprile si trova ricovera in una struttura privata. La richiesta è stata accolta dalla pubblica accusa formulata dai pm Longo e Traverso.

Oggi l'udienza è caratterizzata dalla requisitoria dell'accusa al termine della quale presenterà le richieste di condanne degli imputati per omicidio colposo tra cui l'ingegner Carlo De Benedetti, l'ex Ministro Corrado Passera e Roberto Colaninno, quest'ultimo imputato solo per un caso di lesioni.

L'accusa, rappresentata dai pm Laura Longo e Francesca Traverso, questa mattina, ha concentrato la requisitoria sul talco contaminato da tremolite d'amianto che - ha sottolineato il pm Longo - è stato "sostituito con grave ritardo, soltanto 5 anni dopo". Traverso ha, invece, ripercorso le tappe relative alle strutture contaminate, dalle mense Ico, bonificate soltanto nel 2001 - ha sostenuto - e il capannone di San Bernardo, considerato uno dei siti più inquinati d'Italia. Per i due pm la responsabilità dei ritardi è della Olivetti e "i controlli e le monitorazioni arrivarono soltanto da input esterni e dai lavoratori".

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