A furia si sonnecchiare il sindaco Giosi Boggio starebbe sprecando risorse del comune a vanvera. E’ quanto sostiene José Saya, consigliere comunale di minoranza ma anche responsabile di ufficio tecnico comunale (a Nole) di professione. Dito puntato, innanzitutto, sul progetto della “passeggiata ottocentesca” riesumato a colpi di interrogazione del suo gruppo in consiglio comunale. I lavori, dopo anni in cui se ne parla, sarebbero in procinto di partire e la passeggiata vedrebbe la luce per l’estate ridisegnando tutto l’accesso al centro abitato lungo la strada provinciale. E’ quanto asserisce, per lo meno, proprio il primo cittadino. Peccato che il progetto, abbozzato oltre un mandato fa (ancora ai tempi dell’Assessore Ivan Merlo) era finito nel dimenticatoio ed i ritardi comporterebbe un aumento di costi in termini di penali per il mancato rispetto delle tempistiche intrinseche al contributo europeo del valore di 380mila euro. “E’ evidente che la spinta decisiva l’abbiamo data noi, altrimenti chissà che fine avrebbe fatto quel progetto - attacca Saya -. Il 30 ottobre 2015 già avevamo chiesto lumi su questi grossolani ritardi. si rischiava di perdere il contributo. Ma l’accordo di programma, con scadenza il 31 dicembre 2015, prevedeva penalità che oggi la comunità di San Giusto sconterà”. Il costo complessivo ammonta a 520mila euro di cui 43mila coperti con mutuo ed altri 8mila (tolto il finanziamento) coperto da fondi comunali. Sara è categorico: “mi auguro che le sanzioni non pesino sul cittadino ma siano direttamente gli amministratori a pagare”. Dello stesso tenore è il suo commento a riguardo della gestione degli incarichi di progettazione. “Il sindaco Boggio - sottolinea Saya - ha annunciato 200mila euro di investimenti nella viabilità e per la manutenzione di diverse vie entro l’inverno. Ma nel bilancio di previsione figuravano soltanto 67mila euro in uscita per questo capitolo per altro a fronte di un avanzo di amministrazione piuttosto elevato, di 780mila euro. In consiglio noi della minoranza avevamo chiesto di aumentare la cifra e questo significava predisporre i progetti entro la fine dello scorso anno. Il segretario ci ha risposto che non era necessario. Risultato? Oggi l’Amministrazione ha cambiato idea, peccato che nel frattempo, nell’aprile 2016, sia uscito un decreto il quale stabilisce che le progettazioni interne posso essere eseguite solo se i dipendenti sono abilitati all’esercizio della libera professione. Un laccio del governo Renzi. Questo che significa? Significa che, siccome i due geometrii del nostro comune non sono abilitati, ci si dovrà rivolgere a professionisti esterni che costano dieci volte in più. Uno spreco che si aggiungerà ai 200mila euro”. Anche in questo caso Saya sprona la Boggio a tirare fuori il portafoglio, a pagare di persona i costi di tanta scarsa lungimiranza. “Questo - sentenza Saya - è un modo di amministrare irresponsabile”. Alle strade si sarebbe potuto destinare qualche soldo in più anche con un altro sistema: per esempio riducendo nettamente il contributo annuo alla Chiesa. Quest’anno il comune erogherà ben 4mila euro, più o meno quanto gli anni passati. E per che cosa? Non si sa! Eppure la Legge Regionale 15 del 1989 parla chiaro e dice che i comuni possano accantonare una percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria, da destinare agli edifici di culto, “tenuto conto delle domande presentate entro il 31 marzo”. “Perché accantoniamo - pungola Saya - se non sono pervenute domande? Oltretutto gli oneri di urbanizzazione secondaria sono quelli che si pagano per asili, scuole, strade, ecco perché dico che si sarebbero potuti usare in una maniera più proficua”. L’attenzione del consigliere torna anche sul programma di riqualificazione urbana. “Questa amministrazione - dice - ha perso un treno: scadeva a marzo 2015 il bando per ottenere contributi europei per riqualificare zone antistanti gli esercizi commerciali. Il progetto di San Giusto si è classificato al 42esimo posto du 50 istanze. Il motivo? Intanto perché il valore era di 700mila euro e superava il tetto massimo previsto di 500mila euro. Ma anche perché l’Amministrazione ha scelto di individuare la piazza del Municipio, dove ci sono tre negozi, quando la maggioranza delle attività commerciali si trova in via 25 Luglio. Ha sbagliato in pieno. Peccato perché il 20 per cento del contributo sarebbe stato erogato a fondo perduto e il resto andava restituito in otto rate senza interessi. Noi abbiamo più volte sollecitato di cambiare ambito di intervento ma non c’è stato verso, e questo ha precluso ai cittadini la possibilità di ottenere, a loro volta, contributi per le loro attività”.
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