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VENARIA. Minorenne gioca alla “slot”. Sala scomessa nei guai

Che i minori non possano entrare nelle sale di scommesse e in quelle dedicate alle video lottery è un fatto noto a tutti. E non solo perché esiste una legge nazionale del 2012, che obbliga i titolari di questi esercizi a identificare i minori di 18 anni mediante la richiesta di esibizione di un documento d’identità. Ma in una sala slot e scommesse di via Druento, a Venaria, la “Vega”, qualcosa non è andato per il verso giusto. Tant’è che la “Divisione Polizia Amministrativa e Sociale” della Polizia di Stato, durante una serie di controlli in diversi locali commerciali della Reale, hanno constatato la presenza di un ragazzo di 16 anni nella sala dedicata alle video lottery. Gli agenti in borghese, notando la giovane età del ragazzo che era intento a giocarsi venti euro davanti ad una di queste macchinette, lo hanno subito fermato ed identificato richiedendogli un documento. Quando hanno visto che aveva 16 anni, hanno subito dato avvio alle procedure amministrative di rito, con la chiusura dell’esercizio commerciale per la durata di dieci giorni e disposto la sospensione del titolare della ditta dall’elenco degli operatori per un mese esatto. Molto severe le sanzioni, sebbene di solo carattere amministrativo, contestate ai titolari della sala scommessa, la cui posizione è ora al vaglio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’applicazione di una sanzione pecuniaria che può variare da un minimo di 5mila ad un massimo di 20mila euro. Nel caso in cui i titolari dovessero essere scoperti con minori all’interno in altre due circostanze, anche non consecutive, nell’arco di un triennio, potrebbero anche incorrere nella revoca definitiva della licenza.
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