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SAN MAURO. Il Pd non si schiera, i suoi candidati invece sì

C'è da dire che i candidati del Pd hanno preso alla lettera la linea "ufficiale" (quella dettata dal segretario Fabio Lo Cicero e da Maria Vallino, candidata a sindaco sconfitta al primo turno) del partito. Una volta deciso di non adottare una linea ufficiale, lasciando libertà di coscienza ai singoli, è stato tutto un fiorire di "endorsement". A goderne è il Movimento 5 Stelle di Marco Bongiovanni. Solo nelle ultime ore, infatti, è arrivato il sostegno di due candidati nella lista del Pd (Pietro Carena e Giovanni Oteri), i quali per motivi diversi hanno dichiarato pubblicamente che al ballottaggio sosterranno Marco Bongiovanni. Il primo voterà "contro la logica della paura e dell'arroccamento. Contro l'alleanza con chi della paura fa la propria carta elettorale". Il secondo invece voterà "per", nella speranza che "una realtà analoga" a quelle di Parma, Livorno e Messina si affermi anche a San Mauro. A strizzare l'occhio al Movimento potrebbe essere anche Afifi Dessouki.     Altri tre candidati della lista civica di Maria Vallino (Ettore Bruno, Graziano Lomagistro e Fabrizio Grassone) hanno già assicurato il loro appoggio al Movimento 5 Stelle. Luca Rastelli, Ettore Vitale e Stefania Manfredi, invece, non prendono posizione. "Con i 5 Stelle non abbiamo affinità di idee e di programmi, con la banda di Coggiola nemmeno, con la Lega Nord ancora meno - commenta Rastelli -. A differenza del 2011, quando appoggiai Dallolio al ballottaggio perché credevo potesse essere l'uomo giusto, questa volta non andrei né con uno né con l'altro. A votare però ci andrò ugualmente, ci vado sempre".   Per ora mantiene il riserbo, ma non è da escludere che anche Onofrio Morvillo scelga di appoggiare il Movimento 5 Stelle. Il candidato alle primarie Pd era presente alla serata organizzata dal MoVimento con Luigi Di Maio, e più in generale non ha mai fatto mistero di condividere alcune tematiche con i pentastellati. Qui, però, siamo puramente nel campo delle ipotesi. Giorgio Beltramo, invece, ammette che andrà a votare ma specifica di essere ancora in "fase di riflessione". Non solo a proposito dei due candidati, ma più in generale sulla situazione di un "centrosinistra asfaltato" (così lo definisce) che ha lasciato l'amaro in bocca a molti.  
Prende atto senza scomporsi il segretario Fabio Lo Cicero. "Abbiamo dato libertà di scelta a tutti. Il fatto che alcuni candidati (in qualche caso neanche iscritti al Pd) abbiano preso alla lettera questa libertà di espressione e abbiano scelto di manifestare il loro orientamento è legittimo. Se io voterò il 19? Io vado sempre a votare, anche quando ci sono disposizioni diverse da parte del partito".
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