Troppi contributi per poche associazioni per iniziativa di dubbia utilità per il paese. L’ex vicesindaco Valter Porrini, oggi all’opposizione, ne è certo: in questa maniera, secondo lui, non si può continuare. Stanziando contributi a cani e porci, il comune di Romano Canavese ha perso la bussola della propria politica di sostegno alle associazioni. Porrini lo ha detto in tutte le sedi, dal consiglio comunale al bar, dove non è insolito vederlo sbattere i pugni e rimpiangere un passato in maggioranza che ormai non riconosce più. Lo ha detto addirittura nella caserma dei carabinieri di Stramonio dove, alcuni mesi fa, si è recato per denunciare il capogruppo di maggioranza Gian Piero Lo Bianco e la sua attività all’interno dell’ex scuola di Cascine, dove organizza corsi alla guida dell’associazione “Lo spirito e la mente”. Corsi a pagamento, quando il locale gli viene concesso gratuitamente seppure in cambio, com’è precisato a convenzione, di lavori che dovrebbe realizzare ma che ad oggi ancora non si vedono. Porcini torna all’attacco e adesso chiede che gli vengano fornita tutta la documentazione relativa a Casa Favola, Lo Spirito e la Mente, ai Nocturna, a chi si occupa dell’organizzazione dei progetti musicali per cui si spende un occhio della testa. “Mi chiedo - va all’attacco il consigliere palestra - se queste persone che hanno ricevuto contributi stiano dando qualcosa al paese… E non mi riferisco alle nostre storiche associazioni, che percepiscono contributi minimi e che organizzano eventi durante l’anno aperti al pubblico. Mi riferisco ai gruppi che organizzano eventi o corsi con ingresso a pagamento o per i quali, comunque, si spendono non solo centinaia ma migliaia di euro”. L’attenzione è puntata anche sull’ultima edizione della Battaglia sul Chiusella, tornata in auge perché il comune di Romano ha accettato di tornare a sborsare un aiuto economico di 4mila euro. “Nell’arco di tre mandati sono stati tirati fuori 28mila euro, 4mila euro a edizione, per sostenere questa manifestazione - accusa Porrini -. Mi sembra assurdo una spesa del genere in un momento come questo. Se il sindaco vuole fare cultura in questa maniera allora lo deve fare con i propri soldi, non con i soldi della comunità. Se vogliono organizzare la Battaglia sul Chiusella, lo faccia, ma senza utilizzare fondi pubblici”. Porrini lancia anche un’altra proposta: redarre ed adottare un regolamento che stabilisca criteri per l’erogazione di contributi alle associazioni, chiedendo, per esempio, che in cambio organizzino un numero minimo di eventi l’anno a favore del paese. “Il criterio deve essere - sottolinea lui - : dare per avere”.
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