La maggioranza si spacca. I malumori era nell’aria da qualche mese. Piccoli segnali. Come l’assenza del vicesindaco Gianfranco Cobetto agli ultimi consigli comunali, i suoi silenzi successivi ad iniziali sedute che lo avevano visto in prima linea come relatore. L’altra settimana l’atto ufficiale: al protocollo del comune, nella giornata del 10 maggio per esattezza, è arrivata una comunicazione telegrafica con cui si comunica che si è costituito il gruppo consiliare “Nuove Energie” formato dai consiglieri Andrea Ceccarello (in qualità di capogruppo), da Irene Orsola Ferrero, Gianfranco Cobetto e Roberto Paonessa. Senza spiegazione, nessuna motivazione. Anche al telefono Irene Ferrero, la lady da 249 preferenze ottenute alle ultime elezioni, mantiene il riserbo. Eppure la scelta del nome parla da sé. Ferrero e Cobetto rivendicano il loro posto, riportando in auge il nome della loro storica lista che per alcuni mandati li ha visti all’opposizione, lavorando tenacemente fianco a fianco fino alla costruzione del gruppo che nel 2014 ha sostenuto la candidatura di Alessandro Perenchio. In numero, la costituzione del gruppo, significa rischiare tre anni caratterizzati da un braccio di ferro costante. La Giunta è di fatto spaccata in due. Se alla destra di Parecchio siedono Cobetto e Ferrero (questo il loro posto al tavolo del consiglio rispetto a chi guarda dal pubblico), dall’altra ci sono l’assessore al bilancio Chiara Bartolini e l’assessore esterno Maurizio Giglio Tos. E da qui in avanti un eventuale allineamento di “Nuove energie” con la minoranza, o una loro presa di posizione autonoma su qualsiasi altro atto, potrebbe mettere sotto scacco l’attività amministrativa. La scissione non sarebbe che lo specchio delle trattative avviate in campagna elettorale. Chi li conosce bene Cobetto e Giglio Tos sa che i rapporti, tra i due, non sono sempre stati idilliaci, tutt’altro. Giglio Tos, inizialmente, aveva abbozzato il progetto di una lista tutta sua, poi assorbita in una lista unica con l’allora minoranza uscente, per riuscire finalmente a sconfiggere il centrosinistra. A mettere la pulce su attriti interni alla maggioranza era stata, già a dicembre, una delibera di Giunta che annunciava un cambio di rotta sul Mulino, l'edificio situato alle porte del paese, a pochi passi dalla scuola, da tempo pericolante: dopo aver stracciato le vecchie idee della ristrutturazione, e poi dell'alienazione, l'Amministrazione odierna ha prima prospettato la rivalorizzazione della struttura e la promozione di iniziative culturali, sostenuti da Cobetto, Assessore all’Urbanistica, mentre oggi vorrebbe costruirci il magazzino comunale. A presentare la proposta ai colleghi, alle nove del mattino del 16 dicembre scorso, è stato proprio l’Assessore ai lavori pubblici Giglio Tos. Cobetto, in quella seduta, non s'è fatto vedere. Dai pulpiti della minoranza, il capogruppo Pino Andriolo continua a definirla “una amministrazione per caso”. "Mi sembra che si navighi a vista – aveva commentato Andriolo in una nostra recente intervista -, che sia un'amministrazione per caso, cioè di persone che per caso hanno fatto una lista insieme, per caso hanno vinto le elezioni, per caso si trovano ad amministrare, e sono completamente prive di un faro, di una guida”.
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