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LEMIE. Morte in culla: Regione, attivata procedura verifica vaccino

LEMIE. Morte in culla: Regione, attivata procedura verifica vaccino

In merito al decesso della bambina di due mesi avvenuto a Lemie, nel Torinese, l'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte informa di aver attivato d'ufficio la procedura standard di segnalazione "di evento avverso alla vaccinazione" al SeReMi (Servizio regionale di riferimento di Epidemiologia per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive). Si tratta di una procedura che s'attiva quando il decesso avviene, come nel caso della bimba di Lemie, a un intervallo di tempo breve rispetto al momento della vaccinazione, meno di 24 ore.

La piccola, infatti, nella giornata di ieri ha ricevuto il ciclo di base della vaccinazione (esavalente più antipneumococco) e "in più, essendo nata pretermine - aggiunge una nota dell'Assessorato - aveva ricevuto anche il vaccino antirotavirus". Al SeReMi spetta il compito di raccogliere ulteriori informazioni, come l'esistenza di altri episodi analoghi. Una verifica - informa l'Assessorato - già effettuata e che ha dato esito negativo. Pertanto - conclude l'informativa della Regione - si attende l'esito dell'autopsia e la "decisione dell'ASL TO4 di bloccare temporaneamente i lotti dei vaccini utilizzati, è stata assunta autonomamente rispetto alle procedure standard, sulla base di una logica prudenziale". 

"Il fascicolo è di atti relativi al decesso in quanto al momento non è accertata alcuna responsabilità. Dopo l'autopsia si faranno le valutazioni del caso". Così il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, in merito alla vicenda della bimba nigeriana di due mesi morta a Lemie. "Non ci sono sequestri di vaccino da parte della procura - precisa Ferrando - ma solo un ritiro a scopo cautelativo dei lotti di vaccino da parte dell'Asl To4". 

L'Asl To4 ha sostituito, in via precauzionale, tutti i lotti del vaccino esavalente (e non trivalente come appreso in precedenza) del tipo a cui era stata sottoposta la bimba nigeriana di due mesi morta in una comunità di rifugiati a Lemie, nel Torinese. "Le vaccinazioni - ha dichiarato il direttore sanitario Giovanni Lavalle - non subiscono alcuna sospensione e sono effettuate secondo i calendari programmati".

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